Iren vince la gara per il salvataggio di Egea, battuti gli americani

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Iren ha vinto la gara per il salvataggio di Egea battendo gli americani del fondo Davidson Kempner Thalèia. Il cda della società di Alba (CN) ha infatti accettato l’offerta della multiutility reggiana, “ritenuta completa, soddisfacente e idonea alla valorizzazione e al rilancio degli asset azienda”, commnenta Iren in una nota. Ora, nell’ambito della procedura negoziata di gestione della crisi del Gruppo Egea, si avvierà dunque una trattativa in esclusiva fra le parti che proseguiranno le attività, nel rispetto dei tempi e dei passaggi formali previsti dalla procedura negoziata della crisi, per la definizione del piano di rilancio previsto da Iren che prevede, se si avvereranno le condizioni definite nella proposta Iren, la valorizzazione di tutti gli stakeholders presenti sul territorio. A partire dai cento comuni del Cuneese soci di Egea che detengono le concessioni, in scadenza nel 2027.

Le offerte vincolanti dei due contendenti erano state rese note solo per sommi capi. Entrambe avrebbero assicurato il mantenimento dei 1.500 posti di lavoro e il rilancio di Egea, ma la proposta di Iren è stata valutata migliore. Quanto intende pagare Iren per Egea è informazione riservata. E in ballo non c’è solo il valore della multiservizi cuneese ma anche il suo debito, esploso con crisi energetica iniziata con la guerra in Ucraina: anche questa cifra non è stata resa nota ma si aggirerebbe sui 700 milioni di euro per cui servirà un piano di rientro.

“Crediamo molto in quest’operazione ed abbiamo lavorato duramente in questi mesi per arrivare alla formulazione di una solida proposta industriale – ha affermato Luca Dal Fabbro, presidente di Iren – la nostra offerta poggia su un piano economico ed industriale finalizzato alla valorizzazione e allo sviluppo degli asset Egea e prevede la generazione di sinergie e la loro integrazione nel modello operativo nel Gruppo Iren, caratterizzato da una forte attenzione verso la crescita del territorio e gli stakeholder locali”.