Iren: utile netto sale a 135 milioni, investimenti in crescita del 34%

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Iren ha chiuso il primo trimestre 2023 con un utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti pari a 135 milioni di euro (+15% rispetto a 118 milioni di euro del pari periodo 2022, che includeva l’impatto negativo del Contributo di solidarietà pari a 24 milioni di euro).

I ricavi consolidati al 31 marzo 2023 si attestano a 2.019,8 milioni di euro, in diminuzione del 7,6% rispetto ai 2.185,7 milioni di euro del primo trimestre 2022. L’EBITDA pari a 368 milioni di euro registra un aumento del 2% rispetto a 363 milioni di euro del 2022). L’incremento dell’EBITDA è principalmente determinato dal recupero della marginalità della Business Unut Mercato, dal consolidamento di SEI Toscana e dalla crescita organica, in un contesto caratterizzato da minori volumi energetici (-34 milioni di euro) e da maggiori costi per effetto dell’inflazione.

“I risultati positivi appena approvati confermano la solidità finanziaria del gruppo Iren, garantita da un piano industriale equilibrato e solido che stiamo seguendo. Il trend positivo, sostenuto anche dal contributo di SEI Toscana (società attiva nella raccolta rifiuti consolidata dallo scorso luglio) sottolinea la capacità di Iren di estrarre valore dal consolidamento societario”, dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren.

L’Ad Gianni Vittorio Armani ha sottolineato che il percorso di crescita del Gruppo Iren “prosegue sostenuto dagli investimenti tecnici, cresciuti del 34% rispetto al primo trimestre 2022”. “Confidenti dello sviluppo industriale previsto nei prossimi trimestri – ha concluso – confermiamo la guidance per il 2023, che prevede una crescita del 6% della marginalità, in linea con il piano”.

Investimenti tecnici e lavori di efficienza energetica pari a 258 milioni di euro, in crescita del 34% rispetto al primo trimestre 2022, con il raddoppio degli investimenti di trattamento rifiuti grazie alla realizzazione di tre nuovi impianti. L’indebitamento finanziario netto pari a 3.716 milioni di euro (+11% rispetto a 3.347 milioni di euro del 2022). L’incremento temporaneo del capitale circolante netto e gli investimenti realizzati nel periodo hanno contribuito alla crescita del debito netto. Continua la crescita sostenibile di Iren, con la maggioranza degli indicatori di performance in linea rispetto alle previsioni di Piano e in miglioramento rispetto al primo trimestre 2022: calo dell’intensità carbonica, +44% di materia recuperata negli impianti del Gruppo, +70% di produzione di biometano, forte incremento delle attività di efficientamento energetico e della qualità del servizio offerto con un calo del -5% dei prelievi idrici per abitante al giorno.