Raccolta differenziata in crescita del 4% al 78,7% e 73% degli abitanti di Reggio Emilia serviti dal teleriscaldamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel Bilancio di Sostenibilità 2019 di Iren che rendiconta le performance economiche, ambientali e sociali del Gruppo e rappresenta uno strumento di monitoraggio degli obiettivi del Piano Industriale al 2024, che integra la sostenibilità tra i pilastri strategici di sviluppo e costituisce un’occasione di confronto partecipato con il territorio e tutti gli stakeholder.
La responsabilità sociale di impresa sta assumendo sempre più importanza per la competitività delle imprese e, forte di questa consapevolezza, il Gruppo Iren ha confermato la sostenibilità come un pilastro strategico del piano industriale del Gruppo al 2024 e ben 2 miliardi di investimenti su 3,3 complessivi previsti in arco piano sarà indirizzato a investimenti in sostenibilità che porteranno al 35% la percentuale di veicoli elettrici sul totale della flotta, a una riduzione di 5 punti percentuali delle perdite idriche, a un aumento dell’8% della percentuale della raccolta differenziata pro-capite, a 1,5 milione di contatori elettronici installati su gas, acqua, energia elettrica e a 200 milioni di euro di investimenti nell’efficienza energetica.
Nel 2019 la provincia di Reggio Emilia ha raggiunto il 78,7% di raccolta differenziata in crescita di circa 4 punti percentuali rispetto al 2018 (74,8%) e significativamente superiore rispetto alla media nazionale del 58,1%. In provincia sono oltre 460.000 gli abitanti serviti nella raccolta rifiuti, di cui circa il 75% con servizio porta a porta e oltre il 36% con tariffazione puntuale. La continua crescita nella raccolta differenziata è un parametro decisivo per il rafforzamento dell’economia circolare, settore nel quale il Gruppo, grazie a operazioni di consolidamento, ha quasi raddoppiato la capacità di trattamento di rifiuti nei propri impianti in linea con quanto annunciato nel Piano Industriale.
Per quanto riguarda le risorse idriche, oltre il 50% delle reti idriche gestite dal Gruppo è stata distrettualizzata – mettendo a fattor comune l’esperienza reggiana dove la distrettualizzazione supera il 99% della rete gestita – incrementando pertanto l’efficacia e l’efficienza gestionale delle stesse. Impatto diretto di tale distrettualizzazione è la riduzione delle perdite di rete e allo stesso tempo un decremento dei prelievi di acqua potabile dall’ambiente. In provincia di Reggio Emilia, dove il Gruppo gestisce 213 impianti di depurazione, Iren serve 496.000 abitanti nel servizio acquedotto e, in Emilia, analizza circa 1.700 parametri al giorno (quasi 430.000 parametri analizzati totali) sulla qualità dell’acqua. Il depuratore di Mancasale nel 2019 ha recuperato oltre 6,5 milioni di metri cubi di acque reflue riutilizzate per scopo irriguo (pari al 32% del totale delle acque trattate dall’impianto).
Ultimi commenti
buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!