Interpump ha chiuso il primo trimestre del 2019 con vendite in rialzo del 10% a 343,6 milioni di euro, oltre le attese del consenso a 340 milioni. L’ebitda ha raggiunto quota 78,6 milioni, in aumento del 12,9%. Anche in questo caso il dato ha superato le previsioni del consenso a 76,5 milioni. Mentre l’utile netto è sceso a 45,3 milioni dai 51,6 milioni del primo trimestre 2018, che però comprendeva un provento una tantum di 12,7 milioni di euro legato all’acquisizione di GS Hydro. La variazione rispetto al dato normalizzato è pari a +16,5%. Il consenso si aspettava un utile leggermente più basso a 43,4 milioni.
Infine, unica nota negativa, la posizione finanziaria netta, peggiorata a -381,6 milioni contro i 287,3 milioni di fine 2019. “La maggior parte della variazione è dovuta all’adozione del nuovo principio contabile Ifrs 16 che ha comportato l’iscrizione di un debito pari all’importo attualizzato dei canoni di affitto previsti dagli impegni contrattuali pari al primo gennaio 2019 a 68,4 milioni di euro”, ha spiegato la società. Il consenso si aspettava una posizione finanziaria netta negativa per 346 milioni.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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