Nonostante il procuratore capo di Reggio Emilia Marco Mescolini abbia “alleggerito” la gravità delle accuse contestate al sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, eletto nelle file del Pd e finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Angeli e demoni” sul presunto business degli affidamenti illeciti di bambini e bambine nel sistema dei servizi sociali della val d’Enza, non si contano più sui social le minacce e gli insulti rivolti non solo al primo cittadino bibbianese (che dovrà rispondere di abuso d’ufficio e falso), ma anche allo stesso Partito Democratico.
Per questo motivo, dopo essere stato bersagliato per giorni, il Pd nazionale ha deciso di passare al contrattacco costituendo un vero e proprio pool di avvocati, pronti ad avviare una serie di azioni legali per difendere l’immagine del partito e per far esprimere un giudice sull’eventuale punibilità dei messaggi ritenuti diffamatori.
Nel mirino, in particolare, una serie di campagne portate avanti da ambienti vicini al Movimento 5 Stelle, alla Lega e alla formazione di estrema destra Casapound, tra cui la diffusione di tweet e post di Facebook corredati dall’hashtag #Pdofili.
Secondo il Pd, infatti, non si tratterebbe di attacchi basati su (legittime) critiche politiche, ma “di una campagna diffamatoria orchestrata per scatenare un’ondata di violenza, di fronte alla quale non possiamo restare a guardare”.
Sulla questione si è espresso anche il segretario nazionale del partito Nicola Zingaretti: “Adesso basta. Gli attacchi al Pd sul web stanno diventando diffamazione. Per questo un team di avvocati è al lavoro per avviare azioni legali, fossero anche 100 al giorno. È tempo di reagire con forza, segnalateci tutto quello che vedete in rete”.
Una democrazia distratta-
A Reggio e provincia non si muove foglia che il PD non voglia …Non c’è attività pubblica che veda coinvolta una figura che non sia di stretta osservanza. Da ciò mi pare derivi necessariamente la conseguenza che il PD sia responsabile di quanto accaduto, quantomeno per perdurante omesso controllo dell’operato di propri funzionari (e, aggiungerei, per noncuranza verso i deboli, nella fattispecie le famiglie distrutte con colpevole, sadica, volontà). E a questo punto il già PCI si preoccupa di zittire, tanto per cambiare con la violenza, i più che giustificati sfoghi della gente?
Veramente mi pare una scelta patetica, oltre che controproducente per lo stesso PD.