La Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito sei misure cautelari nell’ambito di una indagine della DDA di Napoli. In carcere è finito il vice presidente della Provincia di Caserta Pasquale Crisci per il reato di corruzione con l’aggravante del metodo mafioso. E tra gli altri è finito agli arresti anche l’ex consigliere comunale a Reggio Emilia, Carmine De Lucia, 54 anni, residente in città, e in Sala del Tricolore dal 2004 al 2014: prima, nel 2004, come esponente di una lista civica, il Laboratorio Baldi (dove De Lucia ottenne 128 voti personali), e poi, nel 2009, nella lista del Partito democratico (lista Pd con Delrio), dove ottenne 340 preferenze personali, passando come quinto. Alle elezioni del 2014, poi, fu la moglie di De Lucia, Teresa Rivetti, a candidarsi alle amministrative e a essere eletta nell’assise comunale con 561 voti.
I fatti da cui è scaturita l’inchiesta riguarderebbero l’assegnazione dei loculi cimiteriali nel comune di Santa Maria a Vico (Caserta) di cui Crisci, esponente dei Moderati, è stato vice sindaco ed è attualmente consigliere comunale di opposizione. Le altre misure cautelari riguardano anche presunti esponenti della criminalità organizzata locale.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]