Incarico marito Curioni, Fdi chiede dimissioni

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Polemica al Comune di Reggio Emilia per l’incarico conferito al marito dell’assessora allo Sport, Raffaella Curioni (nella foto). La vicenda è trattata oggi sulle pagine del Carlino Reggio: Roberto Sacchelli, coniuge della Curioni è il presidente della Pressline (società di rassegna stampa che non ha un grande riscontro sui social, 36 follwer su X e poco più di un centinaio su Facebook), che dal primo ottobre ha ottenuto il mandato dall’amministrazione (per la cifra di 7.500 euro complessivi) di selezionare la rassegna stampa e inviarla per posta elettronica al sindaco, ai componenti della giunta, consiglieri comunali e infine a dirigenti e dipendenti di palazzo Prampolini che ne hanno diritto.

L’affidamento diretto è stato firmato con determina dal dirigente comunale Maurizio Battini, direttore generale del municipio.

Il fatto ha suscitato immediate reazioni e innescato polemiche da parte dell’opposizione, che accusa ancora una volta l’amministrazione di estrema disinvoltura nel distribuire incarichi ad amici e parenti. Come rimarca Alessandro Rinaldi, segretario cittadino del Carroccio, che annuncia anche un esposto all’anticorruzione, chiedendo le dimissioni dell’assessora.

Dice Rinaldi al Carlino: “Siamo alle solite. Da consiglieri di opposizione abbiamo l’impressione che il ramificato sistema di relazioni economiche e clientelari del Comune sia il principale pilastro su cui si regge questa amministrazione di centrosinistra. Nella fattispecie stiamo parlando di un affidamento diretto addirittura ad un parente di primo grado di un assessore chiave della giunta comunale”. Continua il segretario cittadino della Lega: “Si tratta di una procedura lecita? Non lo sappiamo, faremo a tal proposito un esposto all’autorità nazionale anticorruzione (Anac) a cui chiederemo se sussiste un conflitto di interesse ed un parere di compatibilità della Curioni con la carica di assessore comunale alla luce di questo nuovo affidamento diretto alla società presieduta dal marito. Quel che è certo, al di là di quello che sarà il giudizio dell’Anac, è che è assolutamente inopportuno che il marito di un assessore possa essere affidatario di un servizio per il quale riceve un compenso economico dal Comune di Reggio”.

Aragona (Fdi) chiede le dimissioni
In serata èintervenuto con un post sui social anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Aragona. ” Il caso che ha coinvolto la societa’ del marito dell’Assessore Curioni, assegnataria di un affidamento diretto per la selezione della rassegna stampa, non fa che confermare quanto sostenuto da FDI in tutti questi anni. A Reggio Emilia siamo di fronte a un sistema di potere totalmente autoreferenziale, a una governance amministrativa che include e premia i soliti noti o gli amici degli amici, a una gestione della cosa pubblica che assume caratteri quasi familistici. Cio’ non ci sorprende, come non ci ha sorpreso in passato assistere al perpetrarsi di un incancrenito sistema di porte girevoli tra politica ed istituzioni economiche e sociali. Ora, davanti al collasso di un’ amministrazione incapace di dare anche solo una minima risposta sugli innumerevoli problemi della nostra citta’, siamo arrivati alle prebende di fine impero, alle ultime elargizioni prima della caduta. E poco importa se, e questo lo si verifichera’, e’ tutto legale dal punto di vista giuridico; quello che si apre e’ un gigantesco tema di opportunita’ politica, che richiede le immediate dimissioni dell’assessore Curioni”.

La replica dell’assessore Raffaella Curioni

All’indomani delle dichiarazioni del consigliere comunale della Lega, Alessandro Rinaldi, sul tema dell’affidamento del servizio di Rassegna stampa alla società Pressline, l’assessora a Educazione e Sport, Raffaella Curioni, ha dichiarato: “Reputo le parole del consigliere comunale della Lega, Rinaldi, lesive della mia persona, laddove insinuano miei interessi economici personali circa un affidamento, che il Comune di Reggio Emilia, nella sua struttura tecnica e dirigenziale, ha autonomamente e legittimamente portato avanti.

Senza voler entrare nel merito di un procedimento che non è certamente passato da una delibera di giunta e dunque di cui non ero a conoscenza – prosegue l’assessora Curioni – rilevo come le minoranze in città non abbiano altro da fare che gettare discredito su amministratori pubblici in modo strumentale e forse in vista della campagna elettorale.

Sto valutando di presentare una querela per diffamazione, al fine di tutelare me ed i miei familiari – conclude l’assessora – Ho sempre avuto molto rispetto delle contrapposizioni politiche che avvengono nelle sedi deputate e sui temi di merito, ma respingo al mittente insinuazioni di ‘appropriazione indebita’ inaccettabili e infamanti verso la mia persona e la mia famiglia”.

La nota del Comune sull’assegnazione alla Pressline.

In merito all’affidamento del servizio di Rassegna stampa telematica quotidiana (annualità 2023-2024), espletato dall’Amministrazione comunale di Reggio Emilia in favore della società Pressline, si precisano alcuni temi.

Verificato che il precedente titolare dell’affidamento del servizio non poteva essere nuovamente incaricato, nel rispetto del Principio di rotazione, si procedeva a un’indagine di mercato al termine della quale si individuava in Pressline, società già fornitrice in anni passati (fino al 2018) del servizio, l’autore della migliore offerta in termini qualitativi e di convenienza del prezzo.

La determinazione a contrarre e l’affidamento sono avvenuti mediate trattativa diretta sulla piattaforma elettronica Mepa-Consip, modalità consentita poiché si trattava di un affidamento sotto la soglia dei 40.000 euro, ovvero di circa 7.500 euro complessivi (più Iva), per un periodo di 12 mesi, rinnovabili per ulteriori 12 mesi.

Tale somma è da suddividersi, in pari entità, fra Comune e Provincia di Reggio Emilia: il servizio di Rassegna stampa infatti, per ragioni di economicità ed efficienza, è condiviso con l’Amministrazione provinciale.

Pertanto, il costo reale a carico del Comune di Reggio Emilia è di 1.143,75 euro per il 2023 e di 3.431,25 euro per il 2024. Stesse quote per la Provincia.

Rispetto alle questioni di incompatibilità, sollevate oggi dalla Lega, si sottolinea che – come d’altro canto previsto dall’Ordinamento, che dispone la separazione di funzioni tra l’organo politico e quello tecnico-amministrativo – nessun esponente della Giunta comunale era a conoscenza della procedura di affidamento in corso.

Come è possibile leggere diffusamente nella stessa determina dirigenziale di affidamento del servizio, infine, sono state verificate eventuali condizioni di incompatibilità (normativa del Tuel) e non è stata riscontrata alcuna condizione ostativa; altresì non risultano situazioni di conflitto di interesse, anche in relazione a quanto espresso in materia dal ministero dell’Interno – dipartimento per gli Affari interni e territoriali.

Da ciò si desume la compiuta regolarità dell’affidamento del servizio.