La Variante di Ponterosso – destinata a eliminare una curva a gomito in forte pendenza che in caso di ghiaccio o di nevicate, anche lievi, rischiava ogni volta di paralizzare il traffico sulla Statale 63, unica via d’accesso da e per Castelnovo Monti – è da oggi finalmente una realtà. E in tantissimi, oggi pomeriggio, hanno festeggiato la sua inaugurazione da parte del presidente Giorgio Zanni, del sottosegretario Giammaria Manghi e del sindaco Enrico Bini in rappresentanza dei tre enti – Provincia, Regione e Comune – che hanno voluto pervicacemente portare a termine un’opera da 9 milioni che, dopo la conclusione del primo lotto a inizio 2015, ha dovuto superare gli scogli dei provvedimenti di contenimento della spesa pubblica (spending review) adottati dal Governo Monti e, successivamente, la crisi della cooperativa Unieco.
“E’ la prima volta in cui con la fascia azzurra inauguro un’opera così importante, per me è un piacere e un onore e ringrazio tutti per l’affetto che state dimostrando, che non è scontato, perché oggi festeggiamo la conclusione di un cantiere atteso da tempo, ritardato non a causa della volontà politica delle amministrazioni locali, ma dal contesto nazionale – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – A me oggi tocca il compito di calciare un rigore con il portiere che si è già lanciato da una parte, e di questo ringrazio chi mi ha preceduto: Sonia Masini, che avviò l’opera, e Giammaria Manghi, che con la sua azione istituzionale dirompente consentì di rifinanziare un’opera strategica che era stata bloccata dai vincoli della spending review”.
Da parte sua l’ex presidente Manghi, oggi sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, ha ricordato proprio l’impegno del governo regionale per Ponterosso, ma più in generale per il territorio reggiano, “un impegno che è proseguito nel tempo fino ai giorni nostri, con i 2,4 milioni di euro di fondi regionali stanziati nel 2018 e un altro milione già in questo primo scorcio del 2019”. “Questa Variante dimostra che con una volontà coesa si può, nonostante tutto, arrivare fino in fondo ad un’opera utile alla collettività”, ha aggiunto Manghi. Anche il sindaco Enrico Bini ha infine ringraziato il suo predecessore Marconi, i privati che hanno contribuito all’ultimo accordo e i tanti castelnovesi “che in tutti questi anni si sono impegnati per portare a termine questo percorso complicato e consegnarci oggi quest’opera, fortemente voluta da tutta la comunità”.
Dopo la benedizione e il tradizionale taglio del nastro tricolore – con tanti cittadini che, oltre agli amministratori, hanno voluto portarsene a casa un pezzetto per ricordo – la cerimonia, allietata dalla Banda musicale di Felina, si è conclusa con un brindisi allo Sport Wellness Village Onda della Pietra.
I costi
Il costo complessivo del progetto integrato (I e II lotto) è di poco più di 9 milioni di euro, compresi gli interventi di miglioramento della stabilità dei versanti.
Il primo lotto della Variante – da Croce al Centro sportivo – è stato completato a inizio 2015 per un importo di 5,4 milioni così suddivisi: 3,1 mln della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Documento Unico di Programmazione (Dup); 1,8 mln della Provincia di Reggio Emilia; 0,5 mln del Comune di Castelnovo Monti attraverso l’alienazione della ex sede Agac.
L’appalto del secondo lotto della Variante – per un importo di 3 milioni 650.000 euro – è stato finanziato dalla Provincia con 2 milioni 630.000 euro (1,3 dei quali provenienti dalla vendita dei magazzini ex-Car in via Lombroso), per 1 milione dalla Regione Emilia-Romagna e per i restanti 20.000 euro attraverso una specifica convenzione tra il Comune e un pool di aziende e associazioni di categoria (Emilbanca, Banca Popolare Emilia-Romagna, Cna, Coldiretti, Confartigianato-Lapam, Confcooperative, Confederazione italiana agricoltori, Confesercenti, Credito emiliano, Far Srl di Ramiseto e Legacoop Emilia Ovest).
La scheda tecnica
La Variante di Ponterosso, lunga complessivamente 1.250 metri, corre prevalentemente a mezza costa con inizio, salendo da Reggio Emilia, dalla rotatoria sulla Statale 63 in località Croce: dopo un tratto di 750 metri (il primo lotto concluso nel 2015) si raccorda con il Centro sportivo e la zona Peep con uno svincolo a rotatoria per poi innestarsi nuovamente con una rotatoria sulla Statale 63 (via Micheli) dopo un tratto di ulteriori 500 metri (il secondo lotto inaugurato oggi), realizzati parte in sede nuova e parte attraverso l’adeguamento di via Fratelli Cervi.
Si tratta di una strada di categoria C1 con larghezza complessiva di 10,50 metri costituita da due corsie di 3,75 metri. Il progetto integrato coniuga l’obiettivo di effettuare la realizzazione dell’infrastruttura viaria con l’individuazione di soluzioni progettuali volte a incrementare la stabilità dei versanti.
Il progetto esecutivo elaborato da Binini Partners sulla base del progetto definitivo della Provincia prevede due rotatorie, entrambe a tre bracci: in località Croce e nei pressi del Centro sportivo, con diametro esterno rispettivamente di 34 metri e 37 metri..
Il ponte sul rio Salati, a unica campata di 31,40 metri di luce, ha un impalcato costituito da travi prefabbricate e completato superiormente in opera con soletta in cemento armato. Il progetto integrato realizzato dalla Provincia ha previsto anche opere di sostegno con paratie tirantate per mettere in sicurezza tutto il versante e garantire lunga vita all’opera, con la posa di circa 1,5 chilometri di strutture berlinesi (980 metri a monte, 445 a valle). Sull’intera Variante è stato posto in opera un conglomerato bituminoso modificato tipo Splittmastix. Sono state inoltre realizzati barriere fonoassorbenti, barriere di sicurezza stradale e impianti di illuminazione. Per l’allontanamento e gestione dell’acqua superficiale e profonda, a protezione del rilevato stradale e per la stabilità dei terreni attraversati, sono stati impiegati dreni sub-orizzontali, trincee drenanti in calcestruzzo alveolare e geocompositi drenanti, anche in abbinamento fra loro, mettendo in campo soluzioni altamente tecnologiche e innovative.
L’intervento è stato coordinato dal Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia. Progettazione e direzione lavori: Binini partners srldi Reggio Emilia. Imprese esecutrici: I lotto mandataria Società italiana pietrisco spa di Parma, mandanti: Iembo Michele srl di Noceto, Ve.i.co.pal srl di Parma , C.a.m.a.r. soc. coop. di Reggio. II lotto: Iembo Michele srl di Noceto.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]