‘In Too Deep’. Una mostra per raccontare l’Ai

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Tanti i volti di donne e uomini – esteticamente perfetti – ripresi dal web e realizzati sovrapponendo vari strati di rete metallica tagliata a mano. Una profonda riflessione, quindi, sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale e sulla bellezza ideale, che fonda le radici nella scultura greca e si trasforma alla conquista di una perfezione raggiungibile solo con l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Martedì 9 gennaio, alle ore 11, nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna è prevista l’inaugurazione di “In Too Deep. Dalla rete all’intelligenza artificiale”, mostra personale di Giorgio Tentolini, artista riconosciuto e affermato nel panorama artistico italiano e internazionale, curata da Silvia Bonomini. La mostra viene inaugurata da Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa.

“Se l’intelligenza artificiale può reinventare il nostro approccio con la realtà, l’intento di questa mostra è interrogarne il portato culturale, artistico e umanistico riconducendolo a un’osservazione più ampia che ha a che fare con la filosofia, l’etica e l’arte” sottolinea la presidente Petitti presentando la mostra.

Le fa eco la curatrice Silvia Bonomini: “Se consideriamo la funzione dell’arte come sintesi di un collettivo storico, il lavoro di Giorgio Tentolini ne coglie il divenire con la riappropriazione di un senso plastico della forma, intesa come struttura iconografica di antica memoria, riattualizzandola e rielaborandola grazie all’intelligenza artificiale. Il titolo della mostra, In Too Deep, non è casuale: si riferisce, da un lato, al senso di sospensione che si può avere nel ricercare immagini e/o informazioni nel web mentre dall’altro rimanda al deep fake, una tecnica utilizzata per la sintesi di immagini umane che utilizza l’intelligenza artificiale per sovrapporre il volto di una persona a un’altra tramite software text-to-image”. “In questo modo – conclude Silvia Bonomini – materiali come la rete metallica e il tulle, utilizzati da Giorgio Tentolini per creare le sue opere d’arte, diventano mezzi esplorativi e metafore di concetti attuali, quali, ad esempio, il deep learning o il deep fake”.

La mostra è allestita negli spazi espositivi dell’Assemblea legislativa in Viale Aldo Moro 50 a Bologna ed può essere visitata fino al 26 gennaio, nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì) dalle 9 alle 18.