Se il giudizio dei nostro lettori sul sistema dei parcheggi per i maxiconcerti alla RCF Arena è impietoso, quello dei siti di recensioni lo è… ancora di più.
Su Trustpilot, sulle 8 recensioni finora ottenute da Parforfun, ben 5 sono state rilasciate nelle ultime ore da spettatori dei PTC al Campovolo. I commenti li vedete nella foto, ma i titoli sono decisamente significativi: “Non parcheggiate con questa società!”, “Incompetenti e carissimi”, “Esperienza orribile…22 euro rubati…”, “Incompetenti” e – in omaggio appunti ai Pinguini tattici nucleari – “Rubaci i soldi altro che la notte”.
La recensione più articolata è quella di Angelica Magon: “Ho acquistato qualche giorno fa il biglietto per il parcheggio Aeroporto per il concerto dei Pinguini Tattici Nucleari che si è svolto ieri sera all’RFC Arena a Reggio Emilia. Vorrei solo fare presente l’incompetenza degli addetti e degli agenti sul posto e sul caos assoluto delle indicazioni date nel loro sito, completamente sbagliate. Mi ero affidata a quelle per accedere al parcheggio, vista la modifica della viabilità, ma le strade indicate erano pure quelle chiuse. Gli agenti non hanno saputo aiutarmi, e nonostante l’anticipo con cui ero arrivata non sono riuscita, dopo 3 ore di coda e tentativi vari di raggiungere comunque il nostro parcheggio, a lasciare l’auto dove indicato, arrivando in ritardo al concerto per il quale avevo pagato un ulteriore biglietto. So che il rimborso non è previsto, 22 € pagati per un servizio del quale non ho potuto usufruire. Se non sono in grado di gestire così tante persone, dovrebbero vendere meno biglietti. Il parcheggio oltretutto, alla fine non era più accessibile perché pieno. Mi sembra molto una presa in giro”.
Non va affatto meglio su Google, dove il parcheggio macchine temporaneo Arena Campovolo ha il punteggio 1, il più basso possibile (lo zero non è ammesso, tra le lamentele per altro di molti local guide). 24 fino a questa mattina le recensioni espresse, 4 nelle ultime ore quindi riferite al concerto dei Pinguini tattici nucleari. “Siete ridicoli, i bambini dell’asilo saprebbero fare di meglio. 4 ore dall’autostrada fino al parcheggio. Strade chiuse , agenti inesistenti e scortesi. Tranquilli che sarà il mio primo ed ultimo Campovolo, meglio gli stadi, in mezzo alle città e queste criticità non ci sono. Mai più. Ladri”, scrive l’Albergo ristorante Alpino.
“Assurdo dover aspettare 3 ore per abbandonare il parcheggio di un’area che, almeno in teoria, dovrebbe essere preparata ad accogliere un numero elevato di persone e di automobili. Ancora più assurdo pagare un parcheggio 22 euro per poche ore di utilizzo, da sommare alla quota versata per i biglietti del concerto. Inoltre nessuno ha controllato che effettivamente il pagamento fosse stato effettuato (almeno nella fascia oraria in cui ho utilizzato il parcheggio). Ho appreso successivamente come molti “beneficiari del servizio” non abbiano pagato nemmeno 1 euro. L’area destinata ai parcheggi dista almeno 2 km dall’area designata per gli spettacoli, da percorrere rigorosamente a piedi. I parcheggi non sono numerati (ma solo le aree); di conseguenza abbiamo assistito a una vera e propria “caccia al tesoro” generale per ritrovare le automobili. Consiglio di memorizzare la posizione del proprio veicolo su google maps”, aggiunge Riccardo Prefumo.
“Imbarazzante. 2 ore per entrare e 2 ore per uscire. File di macchine che si uniscono in una sola per uscire, con scene degne dei peggiori film. E tutto ciò pagando anche 22 euro. La peggiore esperienza pre e post concerto della mia vita”, rincara la dose Roberto Mellace, mentre Jiaqi Chen scrive: “Pessima esperienza. Abbiamo dovuto aspettare in macchina due ore e mezza all’uscita prima di poter raggiungere la strada, il tutto mentre uno dei passeggeri aveva un malore a bordo. Vergognoso pagare 25 euro”.
Giusto un pochino meglio se la cava quello che su Google maps viene definito il parcheggio Chionso RCF Arena Campovolo (l’area che il Comune fa raggiungere passando da una stazione di servizio in tangenziale): solo 8 recensioni e 1,4 di voto medio. Quattro, anche in questo caso, quelle delle ultime ore. “Ho messo una stella perché non potevo mettere zero – scrive Patrizia Fiorini – Gestito da Parkforfun. All’ingresso personale gentile che ti aiuta a parcheggiare e ti da tutte le indicazioni. Finito il concerto, hanno tolto tutti i nastri divisori delle macchine (unica cosa che permetteva di orientarsi nelle file). Le macchina parcheggiate si confondevano tra quelle in fila per uscire. Estrema difficoltà a trovare la macchina, nonostante avessimo salvato all’andata la posizione sul telefono. Quando chiedevi aiuto al (poco) personale presente ti chiedevano addirittura se avevi sbagliato parcheggio con battute strafottenti. Abbiamo ritrovato l’auto dopo due ore e mezza di ricerca ininterrotta , quando quasi tutti erano andati via, solo perché alcuni ragazzi (che come noi avevano difficoltà) si sono accorti che il parcheggio era diviso in due e che dopo un camminamento (non illuminato) c’era un’altra area di sosta, senza alcuna indicazione o riferimento. Suggerisco di mettere indicazioni più chiare (banalmente parcheggio 1 e 2) o fare finta di numerare le file. 25 euro davvero non meritati (con quello che abbiamo girato potevamo tranquillamente parcheggiare gratis nel centro abitato)”.
“Come tutti una stella perché meno non è possibile. Essendo la prima volta, ho chiesto come fare per pagare (25 euro, un furto), la risposta è stata”paga là”, (si, ma dove????) finito il tutto, quasi due ore tutti bloccati, non si sa perché”, il commento di Andrea Migliori, mentre Barbara Francesca Torella (l’unica evidentemente soddisfatta) si è limitata a dare 4 stelle ed Enrico Gallani (1 stella il suo giudizio) a segnalare che, appunto, “l’entrata è nell’area di servizio Il Chionso Ovest, il punto della mappa è Errato!”.
ma con 1000mila milioni di euro di indotto, il sindaco Vecchi fara’ parcheggi
ovunque, lastricando di asfalto anche il Modolena se fosse necessario.
Anzi…ideona…..la cedo gratis agli amici del PD:
radiamo al suolo Reggio e la facciamo diventare il “PARKreggio”
di A CAMPOVOLO. Top.