In Emilia-Romagna sono 24.822 gli arrivi di persone in fuga dalla guerra in Ucraina registrati dall’inizio dell’invasione russa, scattata lo scorso 24 febbraio: 2.235 di loro sono ospitati nei centri di accoglienza straordinaria (Cas). Negli ultimi giorni il flusso in entrata ha fatto segnare un rallentamento, ma il sistema dell’accoglienza emiliano-romagnolo continua a essere pienamente operativo.
È questo il quadro emerso durante la riunione di lunedì 16 maggio della cabina di regia regionale per l’assistenza ai profughi, alla quale hanno partecipato la vicepresidente della Regione Elly Schlein, l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini, l’assessora regionale alla Protezione civile Irene Priolo, il sottosegretario alla presidenza della giunta Davide Baruffi e il prefetto di Bologna; erano presenti in videocollegamento anche diversi prefetti, i rappresentanti dei Comuni capoluogo e delle Province, quelli del terzo settore e il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale.
Le richieste di contributo per l’autonoma sistemazione finora sono state complessivamente 3.471, l’11% del totale nazionale, mentre il mondo regionale del sociale si è fatto carico di trovare posto ad altre 1.036 persone. Nei prossimi giorni sono previsti incontri con sei differenti enti del terzo settore, che saranno firmatari di apposite convenzioni.
Un altro tema all’ordine del giorno è stato quello relativo all’istruzione: attualmente sono oltre 2.900 gli studenti e le studentesse di nazionalità ucraina che frequentano le scuole di ogni ordine e grado dell’Emilia-Romagna. Circa la metà di loro è iscritta alle scuole primarie, il resto si divide tra scuole medie e asili, mentre sono pochi i ragazzi e le ragazze che frequentano le scuole superiori.
In questo contesto si inserisce anche la circolare regionale sull’estate 2022, che prevede iniziative per l’integrazione e l’inclusione delle persone più giovani arrivate dall’Ucraina: corsi di prima alfabetizzazione all’italiano, laboratori culturali, sostegno e consulenza psicologica. A contribuire a finanziare queste attività provvederanno i fondi dedicati del Piano nazionale di ripresa e resilienza (che a livello nazionale ammontano a 179 milioni di euro) ma anche i soldi raccolti grazie alla generosa solidarietà della popolazione dell’Emilia-Romagna.
A tal proposito, è ancora possibile contribuire versando la somma desiderata con un bonifico bancario all’Iban IT69G0200802435000104428964, indicando con chiarezza la causale “Emergenza Ucraina”. Dall’estero, invece, il codice Bic Swift da usare è: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, lo stesso già utilizzato in passato per fronteggiare altre emergenze nazionali e internazionali.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]