La Regione Emilia-Romagna ha riconosciuto il “Distretto dell’aceto balsamico tradizionale di Modena”, promosso dal Consorzio di tutela dell’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop – che riunisce 183 acetaie, tra le quali ci sono 55 viticoltori e 47 aziende agricole. Il nuovo distretto si aggiunge a quelli già riconosciuti dalla Regione: salumi Dop piacentini, Romagna distretto bio simbiotico, prosciutto di Modena Dop, pera dell’Emilia-Romagna.
La costituzione del distretto, per l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi, “è un ulteriore passaggio di valorizzazione delle nostre Dop e Igp: siamo il cuore agroalimentare del Paese e come Regione continuiamo a lavorare a fianco dei consorzi e delle imprese per tutelare i nostri prodotti, valorizzarne la qualità e promuoverli sui mercati internazionali. Per questo alla lista dei distretti del cibo già riconosciuti dalla Regione abbiamo voluto aggiungere quello dell’aceto balsamico tradizionale di Modena, uno strumento di politica economica finalizzato a organizzare, sostenere e salvaguardare i sistemi produttivi agricoli e agroalimentari del territorio modenese”.
Mammi ha quindi rivolto un ringraziamento al Consorzio di tutela dell’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop: “Il distretto rappresenta un ulteriore strumento per valorizzare e sostenere le produzioni di qualità e promuovere lo sviluppo delle comunità delle aree rurali, la cui identità storica e culturale diventa un tratto distintivo e un elemento in cui si fondono il prodotto, il territorio e la sua cultura”.
Soddisfatto anche Daniele Mariani, presidente provinciale di Fiesa-Confesercenti Modena (la Federazione italiana esercenti specialisti dell’alimentazione), secondo il quale la nascita del distretto “è una notizia molto positiva, che va nella direzione giusta, quella di promuovere le nostre eccellenze e le nostre tipicità, uniche al mondo, e anche di salvaguardare prodotti come il balsamico. Il territorio modenese è ricco di prodotti unici, come appunto l’aceto balsamico, e la creazione del distretto è un valore aggiunto per la promozione e la valorizzazione di uno dei prodotti più apprezzati al mondo, non solo dai consumatori ma anche dai turisti che si recano a Modena e dintorni e che rimangono affascinati dalle acetaie e dal metodo di produzione del balsamico”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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