Osservando la mappa con l’assegnazione dei collegi uninominali probabilmente non si direbbe, ma in Emilia-Romagna il primo partito di questa tornata elettorale non è di centrodestra: è il Pd, infatti, a essere risultato al primo posto per numero assoluto di voti sia alla Camera che al Senato, pur avendo conquistato con la coalizione di centrosinistra (di cui faceva parte assieme ad Alleanza Verdi e Sinistra, +Europa e Impegno Civico) solo 6 dei 16 seggi uninominali complessivamente in palio in regione.
Per quanto riguarda la Camera, in Emilia-Romagna il partito di Enrico Letta ha conquistato 648.373 voti, pari al 28,10%: si tratta di tre punti percentuali in più rispetto a Fratelli d’Italia, secondo partito della regione con 577.154 voti complessivi (25,02%). Sul gradino più basso del podio c’è il Movimento 5 Stelle, capace di ottenere 228.663 voti, pari al 9,91%. Quarto posto, invece, per il cosiddetto “terzo polo” Azione+Italia Viva, che in Emilia-Romagna ha fatto meglio (8,55%) della sua media nazionale. A seguire Lega (7,52%), Forza Italia (5,83%), Alleanza Verdi e Sinistra (4,32%) e +Europa (3,16%).
Analoga la situazione per quanto riguarda il Senato, dove il Pd è risultato primo partito con il 27,72% dei voti davanti a Fratelli d’Italia, attestato a quota 24,97%. Non cambia il podio, con i Cinque Stelle terzo partito con il 10%, né le posizioni successive: “terzo polo” Azione+Italia Viva all’8,48%, Lega al 7,73%, Forza Italia al 5,63%, Alleanza Verdi e Sinistra al 4,52% e +Europa al 3,30%.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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