Lunedì 15 febbraio sull’intero territorio dell’Emilia-Romagna è partita la seconda fase della campagna vaccinale, rivolta in particolare alle persone con 80 o più anni e divisa in due tranche: dal 15 febbraio per le persone dagli 85 anni in su, dal primo marzo invece per le persone nate tra il 1937 e il 1941 (compresi).
“Questa è una giornata importante, possiamo infatti concentrare la campagna vaccinale sulla popolazione più vulnerabile alla quale dobbiamo dimostrare tutto il nostro amore e la nostra riconoscenza”, ha sottolineato l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini.
Nei primi due giorni di apertura delle prenotazioni sono state oltre 75mila le richieste presentate dai cittadini e delle cittadine dell’Emilia-Romagna con 85 o più anni. Le prenotazioni, in ogni caso, proseguiranno anche nei prossimi giorni: “Tutti potranno farlo e nessuno resterà escluso”, ha assicurato l’assessore Donini.
“Stiamo cercando di mettere a disposizione più canali di prenotazione possibile per cittadini che non sempre hanno facilità di muoversi, contando anche sull’aiuto di chi sta loro vicino. Grazie a tutte queste persone per la disponibilità a vaccinarsi, davvero importante per l’intera collettività. Di fronte a un inedito e grandissimo afflusso di utenti, il sistema ha retto a un numero di prenotazioni senza precedenti e in mattinata, con un lavoro di squadra tra Regione, aziende territoriali e Lepida, si sono risolti in corsa i problemi di gestione informatica registrati nelle primissime ore della giornata”.
È possibile effettuare la prenotazione attraverso i canali utilizzati solitamente per visite ed esami: recandosi presso i centri unici di prenotazione (Cup) o in farmacia, telefonando ai numeri di prenotazione delle Ausl territoriali di riferimento (qui l’elenco completo) oppure online tramite il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), via CupWeb o tramite l’app ER Salute.
Per prenotare il vaccino non serve la prescrizione medica, ma sono sufficienti i dati anagrafici (nome, cognome, data e comune di nascita) o in alternativa il codice fiscale del richiedente. All’atto della prenotazione saranno comunicati la data e il luogo dove recarsi per la somministrazione e tutte le altre informazioni necessarie.
Le somministrazioni hanno preso il via a partire da martedì 16 febbraio. La prima a essere vaccinata è stata Franca Gazzotti, 85 anni compiuti da due mesi, che ha ricevuto la prima dose del vaccino nella casa della salute Navile a Bologna. Ad accoglierla c’erano l’assessore Donini e il direttore generale dell’Ausl di Bologna Paolo Bordon.
“In chi non vuole vaccinarsi penso che ci sia molta ignoranza. Poi ciascuno ragiona con la sua testa ed è libero di farlo come vuole, non dobbiamo mica essere tutti d’accordo. Ma io oggi sono molto contenta di essere qui”, ha detto la signora Gazzotti, che ha mostrato anche un’ottima padronanza degli strumenti informatici: “Non è stato difficile riuscire a prenotarsi, io l’ho fatto di notte, su internet”.
“È molto emozionante – ha aggiunto l’assessore Donini – essere qui e vedere le prime vaccinazioni delle oltre 75mila persone che si sono già prenotate. L’obiettivo è quello di arrivare il prima possibile, speriamo entro marzo, a vaccinare quella parte di popolazione che è più vulnerabile alle conseguenze cliniche del virus. È un modo anche per non abbassare la guardia di fronte a una recrudescenza epidemiologica che avviene in tutta Europa e in tutta Italia”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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