Martedì 15 giugno la commissione economia della Regione Emilia-Romagna ha dato il via libera ai due provvedimenti (“Documento strategico regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (Dsr 2021-2027)” e “Strategia di specializzazione intelligente 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna”) presentati dalla giunta Bonaccini per regolare le modalità di gestione dei fondi europei.
Nel corso delle diverse sedute delle commissioni che hanno preceduto quella odierna, il relatore di maggioranza (il consigliere del Partito Democratico Marco Fabbri) ha più volte ribadito la bontà dei provvedimenti presentati dalla giunta regionale, mentre i tre relatori di minoranza (i due esponenti della Lega Massimiliano Pompignoli e Gabriele Delmonte e la consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini) hanno rilevato come a loro parere i documenti fossero “insufficienti”, con obiettivi giudicati “non chiari” e come anche il bilancio della precedente programmazione dei fondi europei fosse da considerare “molto meno brillante di come dichiarano la giunta e la maggioranza”.
Da parte delle minoranze, in particolare, sono stati rilanciati gli allarmi di Confindustria Emilia-Romagna sulla frammentazione degli enti che si occupano di sostegno alle imprese.
Netta la posizione del leghista Stefano Bargi, secondo il quale servono più interventi a sostegno dei distretti economici emiliano-romagnoli “perché non si può finanziare solo la ricerca di nuove tecnologie che poi restano fini a se stesse, ma bisogna anche intervenire perché diventino utili per le imprese”.
Per Marco Mastacchi (Rete Civica), invece, “è difficile capire come si sta operando per raggiungere gli obiettivi prefissati”. In una dettagliata relazione Mastacchi, ricordando anche la sua esperienza di sindaco svolta nell’ultimo decennio, ha richiamato alla concretezza nell’attuazione delle linee guida: strade dissestate in provincia, aree fragili (a partire dalla montagna) non ancora completamente connesse e cablate, regole più favorevoli all’agricoltura in montagna e attenzione alle regole urbanistiche e alle politiche per la casa.
Il consigliere Federico Alessandro Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa) ha sottolineato l’importanza di investire risorse per contrastare le forme di degradazione della qualità del lavoro, tanto che si tratti di “lavori estivi” quanto che si parli di lavoro agricolo. Amico ha quindi ribadito l’importanza di realizzare politiche a sostegno dell’occupazione femminile.
La replica della giunta è stata affidata all’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Colla, che ha sottolineato “la coerenza delle proposte” avanzate dall’amministrazione regionale in materia di utilizzo delle risorse europee, “che sono ancorate alle più importanti scelte europee e internazionali” sullo sviluppo sostenibile e sulla transizione ecologica. Colla ha anche ribadito come le risorse e gli investimenti di cui si sta parlando riguardano molti miliardi di euro.
A sostegno delle proposte della giunta è intervenuto anche il sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi, che ha ricordato tutti i punti forti dell’azione della Regione e i successi raggiunti, rimarcando l’importanza di coniugare politica industriale e tutela dell’ambiente.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]