La consigliera comunale della Lega a Imola Rebecca Chiarini ha annunciato che almeno fino al 31 dicembre non parteciperà più di persona alle sedute del consiglio comunale, ma si collegherà da remoto in segno di protesta contro l’obbligo di green pass: “Non è mia intenzione esibire una tessera per esercitare la prerogativa di rappresentare gli imolesi che mi hanno eletta. Si tratta di una grave limitazione del diritto elettorale passivo che non intendo avallare con il mio comportamento, sia per rispetto delle persone che mi hanno dato la loro fiducia sia per solidarietà con i cittadini imolesi che, per lavorare, sono costretti a esibire un lasciapassare”.
“So bene – ha spiegato la consigliera Chiarini – che l’esibizione della certificazione verde Covid-19 è imposta da un decreto dello Stato e che l’amministrazione “di sinistra” della città si adeguerà a una disposizione difficile da disapplicare, ma si tratta di una norma priva di fondamento sanitario contro la quale ognuno di noi dovrebbe fare la sua parte. Da lavoratrice, cittadina e giurista non intendo in alcun modo legittimare questa grave discriminazione e spero che anche la “sinistra” che, dopo aver abbandonato le lotte per i diritti dei lavoratori, ha fatto della non discriminazione una battaglia di bandiera, apra gli occhi e si renda conto della pericolosa deriva democratica della quale la tessera verde è solo l’ultima manifestazione”.
“Dalle recenti esternazioni in consiglio comunale – ha aggiunto – ho però avuto triste conferma dell’ipocrisia in cui parte della maggioranza è immersa: si grida, infatti, alla discriminazione solo quando il discriminato appartiene alla propria corrente di pensiero, ma chi la pensa diversamente può, anzi deve essere discriminato. E, sull’altare di un’esigenza sanitaria sconfessata anche dai dati medici, è lecito sacrificare il diritto al lavoro e la libera manifestazione del dissenso”.
Secondo la consigliera leghista “non si è solo perso il senso della misura, ma anche l’umanità e la solidarietà tra le persone. È per questo che intendo esprimere, anche con questo piccolo gesto, la mia vicinanza a tutti coloro che, per diverse ragioni, in questo momento soffrono la compressione dei propri diritti, ma anche a coloro che non si sono ancora resi conto che chi si oppone a questa misura lo fa per tutelare i diritti di tutti i cittadini”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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