Il tribunale del Riesame ha confermato l’ordinanza della Corte di Assise di Appello di Bologna, che il 29 giugno ha portato in carcere il reggiano Paolo Bellini, ex Avanguardia Nazionale, condannato all’ergastolo in primo grado per la Strage del 2 agosto 1980.
I giudici hanno quindi respinto il ricorso dei difensori di Bellini, avvocati Antonio Capitella e Manfredo Fiormonti.
Bellini era stato arrestato per il rischio che commettesse reati, in particolare nei confronti dell’ex moglie Maurizia Bonini, testimone chiave nel processo sulla Strage di Bologna e anche nei confronti del figlio del presidente della Corte di assise che lo ha condannato.
La Procura generale bolognese, con i pg Lucia Musti e Nicola Proto, nell’udienza dell’11 luglio, avevano insistito per la conferma dell’ordinanza, chiedendo che venisse estesa anche al pericolo di fuga, nello specifico in Ucraina, nazione di origine dell’attuale compagna. Le motivazioni del Riesame saranno depositate più avanti e quindi non è ancora possibile conoscere il ragionamento che ha portato alla conferma del carcere.
“Prendiamo atto con soddisfazione professionale che sono state accolte le richieste della Procura generale di Bologna, e quindi confermata l’impostazione accusatoria, e restiamo in attesa di leggere il provvedimento del Tribunale del Riesame nella sua interezza”, dice il procuratore generale facente funzioni Ciro Cascone, avvocato generale che si è insediato in settimana.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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