È un’Epifania segnata da un nuovo lutto per il mondo del calcio, che nelle scorse settimane aveva già dovuto affrontare la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e di Pelè e che adesso piange anche Gianluca Vialli, morto all’età di 58 anni a Londra (dove era ricoverato) dopo aver combattuto per cinque anni contro un tumore al pancreas.
È stata la stessa famiglia a confermare il decesso dell’ex campione: “Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli. Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori”.
Per ricordarlo, la Federazione italiana giuoco calcio (Figc) ha disposto un minuto di raccoglimento da osservare prima di tutte le partite dei campionati di calcio italiani in programma nel fine settimana del 7 e dell’8 gennaio.
Lo scorso 14 dicembre l’ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea, nonché della Nazionale italiana, considerato tra i migliori centravanti degli anni Ottanta e Novanta, aveva annunciato di dover sospendere i suoi impegni da capo delegazione degli Azzurri per concentrarsi sulla sua battaglia contro il tumore, dopo che negli ultimi tempi le sue condizioni di salute erano purtroppo peggiorate.
Nel 2022 Vialli aveva parlato così della sua malattia a “Una semplice domanda”, la serie di Netflix condotta da Alessandro Cattelan.
Nella sua carriera sportiva Vialli ha vinto due scudetti (quello straordinario del 1990-1991 con la Sampdoria e un altro con la Juventus), quattro Coppe Italia (tre con la Sampdoria e una con la Juventus), due Supercoppe italiane (una ciascuna con Sampdoria e Juventus), una Coppa d’Inghilterra e una Coppa di Lega inglese con il Chelsea. In campo europeo, invece, Vialli ha sollevato due Coppe delle Coppe (una con la Sampdoria e una con il Chelsea), una Coppa Uefa con la Juventus, la Champions League del 1995-1996 con la Juventus, una Supercoppa europea con il Chelsea.
In nazionale, invece, da giocatore soffrì la grande delusione dei Mondiali casalinghi di Italia 90, con gli azzurri classificatisi solo al terzo posto: un disappunto solo parzialmente “ricompensato” dalla vittoria italiana degli Europei di calcio del 2021 in Inghilterra, con Vialli in panchina come braccio destro del commissario tecnico (e amico fraterno) Roberto Mancini.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]