Il presidente del consiglio Mario Draghi ha dato mandato all’Aci di sottoscrivere il contratto pluriennale con Formula One, garantendo l’investimento economico necessario per assicurare l’organizzazione del gran premio di Formula uno del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna a Imola nel 2022 e nei tre anni successivi, dunque fino al 2025 compreso.
L’impegno finanziario annuale sarà pari a 20 milioni di euro: 12 di questi arriveranno da Roma (sette dal Ministero degli affari esteri e dall’Ice – l’Istituto per il commercio estero – e altri cinque dal Ministero dell’economia e delle finanze), 5 dalla Regione Emilia-Romagna, due dal Con.Ami (Consorzio azienda multiservizi intercomunale) di Imola e uno dall’Aci.
Per il presidente della Regione Stefano Bonaccini “siamo ormai a un passo da un traguardo storico e dopo il passo decisivo compiuto dal governo possiamo finalmente annunciarlo: il gran premio a Imola sarà confermato fino al 2025, per riportare così stabilmente il circuito “Enzo e Dino Ferrari” nel calendario del mondiale di Formula 1, la sua collocazione naturale. Con la firma del presidente Draghi, che ringrazio, il governo ha deciso di sostenere la proposta di accordo pluriennale che, come Regione, avevamo presentato insieme al territorio. Dopo le ultime due edizioni sperimentali della corsa, ora il Gp a Imola può davvero tornare a essere un appuntamento fisso”.
“Ringrazio il presidente Draghi, e con lui i ministri Di Maio, Franco e Giovannini, per il gioco di squadra che ci permette di centrare un obiettivo non affatto scontato”, ha aggiunto Bonaccini, che ha poi ringraziato anche “il presidente di Aci, Sticchi Damiani, e Stefano Domenicali, amministratore delegato di Formula One Group, che auspico arrivino a sottoscrivere il contratto pluriennale, e ovviamente il Comune di Imola, i vertici del circuito e il Con.Ami”.
Per Bonaccini “si tratta di un successo non solo per Imola, l’Emilia-Romagna (la sola regione nella quale correranno F1, MotoGp e Superbike) e la nostra Motor Valley, unica nel panorama internazionale, ma un investimento per tutto il Paese che permetterà di mettere ancor più in evidenza sul piano mondiale la capacità di innovazione di tantissime imprese e la professionalità di tantissime lavoratrici e lavoratori di questo territorio. Gli investimenti che si stanno realizzando sono lì a certificarlo, e lo stesso avverrà con le eccellenze del made in Italy”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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