Uno spettacolo a misura di neonato, ispirato all’opera Die Zauberflote di Wolfgang Amadeus Mozart: Il flauto di Tam Pam, è il percorso musicale per bambini dai 6 ai 36 mesi, di AsLiCo-Opera Baby, in scena al Ridotto del Teatro Regio di Parma sabato 22 aprile 2023 ore 15.30 e ore 18.00, con la regia di Sara Zanobbio e la drammaturgia musicale di Anna Pedrazzini, le scene e i costumi di I Cantieri del Teatro e le illustrazioni di Debora Persico.
Partendo dalle melodie più ricorrenti e riconoscibili dell’opera mozartiana, lo spettacolo coinvolge attivamente i bambini, stimolando la loro attenzione in un percorso sensoriale e musicale, che unisce canto, movimento, musica dal vivo. Roberto Dibitonto al sassofono e Paolo Bove al flauto, nei panni rispettivamente di Papageno e Tamino, guideranno i bambini e loro genitori in un percorso di scoperta di forme, colori, suoni, che li condurrà, attraverso il gioco, a toccare, guardare e ascoltare il mondo circostante in tutte le sue sfumature.
“La nostra conoscenza del mondo si costruisce in più fasi, una immediata, istintiva e spesso più pregiudiziale, e poi una successiva, frutto di tempo, pazienza, razionalità e apertura mentale – spiega la regista Sara Zanobbio.
“Imparare a distinguere e riconoscere le sfumature è una capacità che si sviluppa crescendo. Macchie sfuocate, chiazze di luce, una confusione prevalentemente in bianco e nero: questo è ciò che vede un bambino quando apre per la prima volta gli occhi sul mondo. Infatti, al momento della nascita, mentre udito e tatto sono già pienamente sviluppati, la vista deve ancora ampliare le proprie capacità. Così come i personaggi de Il flauto magico devono compiere il loro viaggio per spostarsi dal buio alla luce”.
Spettatori speciali di Il flauto di Tam Pam saranno anche le coppie che hanno partecipato, lo scorso novembre, ai tre incontri di Opera meno 9, il laboratorio musicale a cura di As.Li.Co. consigliato dal quinto all’ottavo mese di gravidanza. Lo spettacolo sarà per loro il momento conclusivo di un percorso di avvicinamento alla musica che li ha portati, attraverso attività di rilassamento, di respirazione, di vocalizzazione e canto prenatale, a sperimentare la propria voce come strumento di conoscenza di sé, di relazione e di comunicazione con il nascituro.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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