Il 9 maggio del 1978 le Brigate rosse, composte in buona parte da assassini sedicenti comunisti reggiani, ammazzano Aldo Moro dopo 55 giorni di prigionia e dopo la strage dei cinque agenti della scorta del presidente Dc. In epoca di revisionismo e di diffusa ignoranza, dove sono in corso tentativi di riscrivere la storia con tesi manipolatorie, è doveroso ribadire la verità dei fatti. Moro fu sequestrato e ucciso da un’organizzazione terrorista di derivazione marxista-leninista, politicamente situata alla sinistra del Pci, con il preciso obiettivo di abbattere la democrazia e istituire in Italia la dittatura del proletariato.
Le Br furono degeneri figlie del comunismo rivoluzionario novecentesco, ma certamente vi appartennero a pieno titolo, e poterono contare su aiuti e sostegni logistici anche durante la clandestinità. Reggio Emilia, città mallevatrice di tanti sciagurati divenuti in fretta assassini senza scrupoli, a quasi mezzo secolo di distanza non è ancora riuscita ad affrontare questo buio passaggio della propria storia scegliendo in sua vece il silenzio e la dissimulazione.
È ora che la verità storica e le responsabilità individuali e collettive di quella sanguinosa stagione emergano, anche per consentire alle nuove generazioni di conoscere appieno ciò che avvenne negl ventennio ‘60-‘80.
Ricordo che a pochi giorni da quel 9 maggio, trovandomi in stazione a Modena , vidi e ascoltai 4 persone, anch’esse in attesa del treno per Reggio, 3 uomini e 1 donna, sui trent’anni, tipicamente ex sessantottini, con il “Manifesto” che spuntava dalle tasche delle giacche, che commentavano divertiti scherzando e ridendo, con battute triviali, sul ritrovamento del corpo di Moro. Le azioni delle BR erano approvate e condivise da molti comunisti del tempo, al di là delle dichiarazioni ufficiali. D’altronde oggi è diventato comune offendere qualcuno, non dandogli del comunista o fascista, addirittura anche quando si parla di sport, ma del “democristiano” perché l’importante è essere chiaramente o da una parte o dall’altra. Gli “estremismi” godono di ottima salute.