Il cugino di ‘Carlo’ guida i partigiani cattolici

Cugino di don Domenico Orlandini, il partigiano “Carlo”, uno dei simboli della Resistenza reggiana, è ora alla guida dell’associazione provinciale dei partigiani di ispirazione cattolica. Elio Ivo Sassi di Villa Minozzo è succeduto nei giorni scorsi a Danilo Morini, ex deputato, sempre di origine villaminozzese, che per undici anni ha presieduto l’Alpi-Apc reggiana.

 
“Sono nato il 26 dicembre 1954 a Poiano – sottolinea il neo presidente – nella casa di don ‘Carlo’, che era cugino di mia madre, in quanto figli di fratelli, e lì ho vissuto la mia infanzia. Sono poi rimasto in paese fino al 1978, quando mi sono trasferito a Minozzo”. Carabiniere in congedo ed ex comandante della polizia municipale di Villa Minozzo, Sassi affiancava già da un biennio, in qualità di vicepresidente, l’onorevole Morini (il quale, nel gennaio 2007, aveva a sua volta raccolto il testimone da un altro villaminozzese, il compianto Romolo Fioroni di Costabona, nome di battaglia “Franco”), che ha ora assunto l’incarico di presidente emerito. 
 
Da sempre attivo nel volontariato, Elio Ivo Sassi è stato insignito di diverse onorificenze: dal 1989 è cavaliere della Repubblica, nel 1997 è stato nominato cavaliere ufficiale e dal 2002 è commendatore. Da segnalare, inoltre, nel 2013, un’altra benemerenza nazionale ricevuta al “merito della sanità pubblica”, nel suo ruolo (ricoperto dal 1997) di presidente della Croce verde villaminozzese. Da settembre 2015 è coordinatore provinciale dell’Anpas, Associazione nazionale pubbliche assistenze. Dal 1986 è presidente dell’associazione carabinieri per la zona di Toano, Villa Minozzo e Ligonchio.


 

“Ringrazio il mio predecessore, anche a nome di tutti i nostri associati – afferma Elio Ivo Sassi – per la dedizione e l’eccellente servizio svolto a favore dell’Associazione liberi partigiani italiani – partigiani cristiani di Reggio Emilia, aderente alla Federazione italiana volontari della libertà. Nel periodo della mia vicepresidenza, Danilo Morini mi ha offerto la possibilità di fornire continuità a iniziative già consolidate e a proporne altre, in piena sintonia, di carattere innovativo”. 
 
Conclude il presidente di Alpi-Apc: “Proseguiremo in particolare il nostro impegno, assieme alle istituzioni provinciali e locali e alle altre associazioni partigiane, nella promozione di progetti che evidenzino i valori, l’azione e, in molti casi, il sacrificio di coloro che combatterono per la democrazia, affinché la lotta per la libertà sia percepita dalle nuove generazioni non solo come semplice fatto storico ma anche e soprattutto come realtà concreta del presente”.