A fine settembre 2023 i prestiti erogati dal sistema di credito nella provincia di Reggio Emilia sono risultati in aumento dello 0,8% rispetto alla stessa data dello scorso anno; gli impieghi bancari si sono così portati a 21,8 miliardi di euro contro i 21,6 miliardi del settembre 2022.
Secondo i dati rilasciati dalla Banca d’Italia e analizzati dall’Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia, a determinare un aumento complessivo degli impieghi sono le società finanziarie ed assicurative, in crescita del 16% e giunte ad una quota del 27,2% sul totale del credito erogato a Reggio Emilia; in calo, invece, sia gli impieghi riservati alle imprese (-4,8%) che quelli destinati alle famiglie consumatrici (-1,3%).
Il dato in calo riferito alle imprese riguarda sia le piccole aziende (-8,5% su base annua) che quelle grandi, con un -4,3% rispetto al settembre 2022.
L’abbassamento su base annua è probabilmente attribuibile, in massima parte, al rientro dal picco che si era registrato alla fine del settembre 2022, quando le attività manifatturiere, ad esempio, avevano registrato un aumento del ricorso al credito pari al 18,1% per far fronte non solo all’aumento degli investimenti, ma anche ad esigenze di liquidità dovute all’aumento dei costi.
Ad assorbire la maggior parte degli impieghi bancari continua ad essere proprio il mondo delle imprese, che si attesta ad una quota pari al 46,1%, seguito dalle famiglie con il 25,3%.
Guardando al sistema produttivo, gli andamenti sono molto diversificati a seconda del settore di attività economica: il comparto edile ha continuato a diminuire nel ricorso al credito bancario: -7,1% registrato quest’anno (-1,5% a settembre 2022).
Anche le attività manifatturiere, come si è detto, evidenziano un’inversione di tendenza, passando da un aumento del ricorso al credito bancario (pari al 18,1% nel settembre 2022) ad un -7,2%, per un valore complessivo attestato a 4,9 miliardi di euro. In diminuzione (-5,2%) anche i crediti al comparto dei servizi.
Il tasso di deterioramento del credito appare in lieve aumento, con il passaggio dallo 0,7% del settembre 2022 allo 0,9% dello stesso mese del 2023; in quest’ambito, le situazioni di maggiore difficoltà riguardano le piccole imprese (in questo caso il tasso di deterioramento del credito è all’1,5%) e, a livello settoriale, i comparti del manifatturiero (2,1%). In materia di risparmio si registrano significativi movimenti, con un evidente calo del valore dei depositi (-5,6% il dato complessivo per famiglie consumatrici e imprese) e un contemporaneo sensibile aumento dei titoli a custodia, che segnano un +26,1% rispetto al settembre 2022.
Il totale del risparmio reggiano rappresentato da depositi e titoli a custodia di famiglie consumatrici ed imprese si attesta così a 33,6 miliardi di euro, contro i 31,3 miliardi del settembre 2022.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]