Voci molto bene informate dicono che non sia affatto scontato il concerto del discusso rapper americano Kanye West che un tam tam battente e sempre più insistente negli ultimi giorni hanno fissato per venerdì 20 ottobre. Lo stesso sindaco della città Luca Vecchi, con una certa irritazione, l’altro giorno aveva richiamato gli organizzatori dell’Arena spiegando, in sintesi, che concerti così complessi non si possono realizzare in tempi così ristretti.
La riunione in Prefettura, con la prefetta Maria Rita Cocciufa, dopo che l’entourage del cantante aveva depositato una richiesta ufficiale per lo svolgimento dello show, si terrà lunedì 16 ottobre alle 16, per verificare esistano le condizioni della messa in sicurezza dei circa 80mila e oltre (qualcuno parla di 100mila) che dovrebbero raggiungere la Rcf Arena al Campovolo di Reggio Emilia.
Nel frattempo i fan sono scatenati in rete per capire quando verranno messi in vendita i biglietti per l’evento, visto che il tempo stringe.
Mentre contro il concerto di Ye, accusato di filonazismo, misoginia e posizioni antiabortiste, si erano espressi nei giorni scorsi sia l’Anpi sia l’Istituto Cervi.
Questa invece la presa di posizione del sindaco Vecchi
A proposito del concerto di Kanye West all’Rcf Arena desidero, dopo una settimana contraddistinta dallo stillicidio di voci incontrollate, mezze notizie, articoli sulla stampa internazionale e smentite, affermare alcuni concetti. Abbiamo seguito in ogni istante di questa settimana l’evoluzione della vicenda. Nel pieno rispetto della programmazione musicale di una Arena in gestione ad operatori privati, non si può confondere la disponibilità della città ad affrontare eventi di portata mondiale con la condizione di incertezza che ha accompagnato tutta la settimana, tenendo in sospeso istituzioni, forze dell’ordine, assistenza socio sanitaria fino all’ultimo.
Reggio Emilia ha già ampiamente dimostrato di poter organizzare eventi da 100.000 abitanti, ma l’interesse degli organizzatori dell’evento non può non contemplare la necessaria preoccupazione di una intera città ad assorbire in soli tre giorni un evento di questa portata. Non v’è motivazione di marketing, di promozione commerciale che legittimi il fatto che questa possa diventare la regola, perché così non sarà. Questa esperienza sia utile agli organizzatori per trarre le necessarie conseguenze in futuro. Noi siamo interessati a garantire le condizioni di sostenibilità dell’evento in relazione alla città e di assicurare le migliori condizioni di sicurezza per tutto coloro che decideranno di raggiungere il Campovolo.
È del tutto evidente che pochi giorni per curare l’organizzazione di un evento simile giustifica le preoccupazioni e la prudenza che ci ha accompagnato nelle ultime ore. Non spetta all’amministrazione definire la programmazione di RCF Arena, ma senza alcuna intenzione di legittimare un pregiudizio preventivo sulla scelta degli artisti, tenendoci ben lontani dalla libera espressione di ogni artista consideriamo auspicabile che i gestori si diano una regola con cui cercare di misurarsi in funzione degli eventi proposti. RCF Arena diventerà definitivamente una grande risorsa della città nella misura in cui saprà relazionarsi e integrarsi con lo spirito autentico della città anche facendosi carico di sensibilità e preoccupazioni che in talune circostanze sono assolutamente legittime.
Se da un lato organizzare un grande evento mondiale di questa portata era del tutto impensabile fino a pochi mesi fa, dall’altro tuttavia, ci tengo a rendere noto chiaramente un pensiero che reputo sia quello di moltissimi reggiani oltre che, sinceramente, il mio. Il sistema valoriale e talune sortite comunicative evidentemente provocatorie di West e la nostra cultura sono molto lontani, se non addirittura antitetici; le sue esternazioni, taluni recenti atteggiamenti del rapper ci trovano in totale disaccordo, così come hanno riferito prima del sottoscritto altre autorevoli voci cittadine che si sono levate in queste ore.
Rcf Arena sino a qualche tempo fa era “una scommessa sulla carta” per qualcuno, per qualcun altro un “investimento che aveva dato frutti deludenti”: basta una rapida scorsa della rassegna stampa per rinvenire diversi punti di vista in questo senso. È del tutto evidente che la storia è andata in altro modo. I concerti del 2023 da Harry Styles in poi hanno definito un nuovo standard per la città. Reggio si trova a misurarsi con un sistema di opportunità e complessità del tutto inedite per la propria storia.
Reggio dispone di un nuovo spazio per la musica dal vivo con potenzialità assolutamente mondiali, nessuna infrastruttura ha avuto, in così breve tempo un impatto simile sulla città in termini economici, sociali, di attrattività turistica e di messa in moto di un volano di sviluppo ancora da esplorare a pieno. E’ evidente che in questa dimensione le opportunità vanno di pari passo con le complessità. In generale dobbiamo essere all’altezza di questa sfida che necessita di nuove competenze, pubbliche e private, che stiamo acquisendo in corso d’opera. Reggio con l’Arena si è dotata di un asset di valore mondiale: ora sta a tutti, nessuno escluso, misurarsi con una sfida di così grande dimensione. Il concerto di venerdì sarà un’altro passo di questa nuova storia, la affronteremo con serietà e responsabilità, con la fiducia che tutto possa andare per il meglio, ivi comprese le inevitabili imperfezioni che la complessità della contingenza ci ha rappresentato.
ma che bel personaggio per Reggio Emilia città delle persone! Il colore della pelle è lo stesso dei 40 migranti arrivati qui il mese scorso,ma l’ odore è molto diverso ….e tutto si giocherà sulla efficienza organizzativa….
L’ indotto farà il resto! Che importanza vuoi che abbia uno che con le sue affermazioni,non dico neppure idee,calpesta il diritto di ognuno di noi a vivere una vita dignitosa! E allora cari prefetto e sindaco….che musica sia!
Una vergogna! Ma guarda un po’ …per trovare una sistemazione provvisoria a 20 stranieri…arrivati a Reggio per un mese si è gridato all’ invasione….ora in 4 giorni il prefetto organizza ….ordine,sicurezza,strade….!certo noi tutti abbiamo bisogno di un testimonial così importante di vita civile
lasciate esibire kanye se volete Reggio Emilia riconosciuta a livello mondiale
Ma l ANPI esiste ancora???
Certo e vivrà più a lungo di te.