Sul pronto intervento e l’emergenza non si può lesinare. La scelta di cancellare i turni notturni della Croce Rossa di Reggiolo preoccupa l’amministrazione comunale di Reggiolo, che ora chiede di rivedere il programma di riorganizzazione del servizio.
L’interruzione dei servizi di emergenza notturni, dalle ore 20 alle ore 8 di mattina, non solo rischia di non riuscire a rispondere alle esigenze del territorio, ma mette in seria difficoltà il comitato locale della Croce Rossa di Reggiolo. Senza i turni notturni il rischio è quello di non avere le risorse necessarie per l’apertura del comitato e per pagare i dipendenti, che perlopiù operano durante il giorno.
“Dopo la presentazione alle associazioni di volontariato e croci provinciali della nuova riorganizzazione del servizio di emergenza – ha spiegato il sindaco Roberto Angeli – siamo stati subito chiamati dal direttivo del Croce rossa di Reggiolo, che ci ha messo di fronte alle difficoltà economiche legate a questa possibile scelta. Difficoltà che probabilmente porterebbero alla chiusura del comitato aperto solo nel 2021”.
Proprio nell’aprile 2021 la Croce Rossa di Reggiolo è diventata autonoma staccandosi dal comitato di Guastalla. Un percorso che, in soli pochi anni, è riuscito quasi a raddoppiare il numero di volontari. Oggi un nutrito gruppo di giovani volenterosi risponde ad ogni esigenza del comitato e della comunità.
La presenza della Croce Rossa a Reggiolo è anche strategica per il territorio circostante.
“Oltre alla gestione dell’emergenza per la comunità di Reggiolo – ha precisato il primo cittadino – il comitato locale risponde anche alle esigenze dei comuni limitrofi lombardi. Capita infatti di frequente che il 118 mandi le autoambulanze di Reggiolo a Gonzaga o Moglia. È necessario poi ricordare la vicinanza del casello autostradale dell’autostrada A22. Su questo fronte Reggiolo è in grado di intervenire sulla Brennero nel modo più rapido rispetto ad ogni altro territorio della provincia”.
Martedì è previsto un incontro tra i vertici dell’Ausl di Reggio Emilia e le croci interessate da questa riorganizzazione del servizio. “È importante – ha aggiunto Angeli – che durante l’incontro si possano trovare soluzioni per non perdere il presidio locale e i volontari impegnati a Reggiolo. Nella presentazione ai sindaci al tavolo della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS) non era chiaro cosa avrebbe portato questa riorganizzazione per i presidi delle croci interessate. L’auspicio è che, in futuro, prima di arrivare a riorganizzazioni di tale portata possa essere creato un tavolo di discussione con tutti gli interlocutori”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]