Il Commissario alla ricostruzione post alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, oggi lunedì 3 di luglio visita l’Emilia-Romagna per un primo incontro con le Istituzioni, gli amministratori locali e le parti sociali, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
Dopo un sorvolo nelle aree colpite, nel pomeriggio, a Bologna, nella sede della Regione il generale incontrerà prima i presidenti delle Province colpite, con loro anche il sindaco di Forlì, e, a seguire, i componenti il Patto per il Lavoro e per il Clima.
Al termine, alle ore 16, assieme al presidente Stefano Bonaccini e alla vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il commissario Figliuolo incontrerà i giornalisti nella Terza Torre, sale adiacenti la sala XX Maggio, in viale della Fiera 8.
“Mi sono sentito più volte nei giorni scorsi con il generale Figliuolo, ci conosciamo molto bene, abbiamo collaborato per più di un anno quando mise in campo il piano vaccinale e io ero presidente della conferenza delle Regioni.
Ci sentivamo quotidianamente, è una persona molto seria, capace.
Con lui non abbiamo affrontato questioni prioritarie. Oggi sarà qui, nonostante formalmente ancora non sia stato nominato e questo dice dei ritardi imbarazzanti del governo: è passato oltre un mese e mezzo dalla seconda drammatica alluvione. Quando ci fu il terremoto dopo una settimana c’era già il commissario. Così Stefano Bonaccini, a Morning News su Canale 5, nel giorno dell’incontro con il generale Francesco Paolo Figliuolo, atteso nel pomeriggio in regione. “Oggi farò incontrare il commissario Figliuolo, che ringrazio per la disponibilità e la celerità, con i presidenti delle province colpite, più il sindaco di Forlì. Poi incontreremo tutte le parti sociali dell’Emilia-Romagna”, ha aggiunto.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]