Anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche entra a far parte del Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna, per il rilancio e un nuovo sviluppo basati sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. La presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, hanno sottoscritto a Bologna l’adesione formale dell’Istituto, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla.
Il Cnr ha dunque aderito al progetto condiviso che punta a obiettivi fra i quali la completa decarbonizzazione entro il 2050, il 100% di energie rinnovabili al 2035 e il 3% del Pil regionale destinato alla ricerca.
Il Patto è già stato sottoscritto, a fine 2020, dalla Regione Emilia-Romagna e da oltre 55 sigle in rappresentanza dell’intera comunità regionale: sindacati, imprese, enti locali, associazioni ambientaliste, Terzo settore e volontariato, professioni, camere di commercio e banche, comprese le quattro le università emiliano-romagnole (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma), cui recentemente si sono aggiunte quelle lombarde con distaccamenti in regione, la Cattolica e il Politecnico.
L’occasione è stata utile anche per identificare possibili linee di collaborazione tra Cnr e Regione Emilia-Romagna, in particolare su alcune tematiche chiave attorno a cui sviluppare potenziali linee di lavoro, come clima e ambiente, materiali e trasferimento tecnologico.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]