Torna la grande arte al cinema nel nuovo progetto originale ed esclusivo Nexo Digital “Tiziano. L’impero del colore”. Maestoso, il docufilm arriverà in sala solo il 3, 4 e 5 ottobre in forma di viaggio: attraverso i capolavori e la vita del maestro che incarnò l’animo di Venezia con la sua pennellata inconfondibile – l’uso unico del colore e, ancora, l’abilità di carpire le personalità dei protagonisti delle sue opere – si ripercorrono le vicende dell’artista, indagando sui suoi affetti e sui rapporti con le grandi personalità del suo tempo.
Lo sviluppo drammaturgico del film coinvolge lo spettatore: dai boschi del Cadore alla nobile Venezia, dove Tiziano arriva e, in un rapido passo alla volta, conquista tutto quello che un pittore ambizioso può desiderare: la nobiltà veneziana prima, lo stato veneziano poi, e ancora il clero, Roma, le corti italiane, le corti europee.
I toni epici e l’uso dei re-enactment (le rievocazioni storiche dove si è scelto di rappresentare il potere con i protagonisti dei suoi ritratti che spiccano su un fondo nero) restituiscono parte dell’essenza emozionale delle sue opere; e laddove si ritrova un Tiziano bambino nei boschi a giocare con elementi che gli sporcano le mani, la messinscena astratta rende più emozionale e coraggiosa l’avventura del pittore.
Regia condivisa tra Laura Chiossone, che ha curato le rappresentazioni del suo immaginario e della sua storia, e Giulio Boato, che ha seguito la parte documentaristica. Il documentario è stato scritto da Lucia Toso e Marco Panichella con la supervisione di Donato Dallavalle, poi è stato prodotto da Sky, Kublai Film, Zetagroup, Gebrueder Beetz e Arte Zdf.
Tiziano è il maestro del colore, ma non solo: lontano dal mito dell’artista romantico, del genio solitario, aveva creato una factory ante litteram (coinvolgendo allievi, parenti e collaboratori) capace di influenzare con le sue produzioni i grandi artisti delle epoche successive e, tuttora, di dialogare con i contemporanei.
Paragonato a uno degli artisti oggi più influenti e seguiti al mondo, diventato un’icona dello stile neo-pop, il Jeff Koons del Rinascimento, Tiziano ha saputo dare corpo e carne alla bellezza, che attraverso la sua arte e il suo sguardo così impavido ha saputo prendersi tutto ciò che desiderava: successo, corti, fama e denaro.
Jeff Koons, dicevamo, non a caso ospite straordinario del docufilm, che rincara in prima persona su questo aspetto, evidenziando gli elementi che lo accomunano al rivoluzionario pittore veneziano e rimarcando l‘assoluta fascinazione per il gesto pittorico e la bottega del grande Tiziano.
Tanti, oltre a lui, gli esperti, i critici, gli studiosi e gli artisti internazionali ospiti nel documentario a raccontarne la vita e lo stile, il temperamento e le ambizioni: Amina Gaia Abdelouahab, Bernard Aikema, Brunello Cucinelli, Francesca Del Torre, Miguel Falomir Faus, Sylvia Ferino-Pagden, Patrizia Piscitello, Tiziana Plebani e Giorgio Tagliaferro.
E poi Venezia che, per tutta la sua esistenza, rimarrà la base operativa da cui spostarsi per conquistare e creare un “impero del colore”: una fucina creativa eccezionale capace di accogliere viaggiatori e influenze provenienti da tutto il mondo. Come a dire, imperiale.
Non è da meno la colonna sonora originale, firmata dal compositore Joe Schievano e disponibile da ottobre negli store digitali per Octopus Records.
Naturalmente per tutti. Consigliato alle scuole.
Ultimi commenti
Dovrebbe esser possibile rivalersi in solido verso la famiglia . Al ragazzino " da coccolare" , a proposito mi chiedo dov'è finito l'educatore della Papa
ma come ? ma se fino all'altro ieri era solo una PERCEZIONE e non un reale problema di sicurezza e degrado !? REGGIO SVEGLIA!!!!!!!!!!! e se […]
Condivido pienamente la risposta di Roberto Salati. Le cose più serie ... forse, si riferiva allo sportello antirazzista!!!