Lunedì 27 e martedì 28 luglio in piazza Roma a Modena torna l’appuntamento con il Radio Bruno Estate, anche se in una versione ridotta per rispettare tutte le norme di sicurezza rese necessarie dal rischio Coronavirus.
Ridotta per quanto riguarda il pubblico, ma non nella scaletta musicale, che vedrà sul palco molti dei protagonisti della colonna sonora dell’estate 2020: nel corso delle due serate davanti al Palazzo Ducale, sede dell’Accademia militare, si esibiranno dal vivo una trentina di artisti, con un occhio di riguardo per i lavoratori che stanno dietro le quinte. L’incasso dell’evento, infatti, andrà a rimpinguare il Fondo di sostegno per i lavoratori dello spettacolo Music Innovation Hub.
Le due serate, che hanno ricevuto il patrocinio del Comune di Modena e il supporto della Regione Emilia-Romagna, saranno così suddivise: lunedì 27 luglio Francesco Gabbani, Pinguini Tattici Nucleari, Giusy Ferreri, Elettra Lamborghini, Le Vibrazioni, Aiello, Gaia, Shade, Rocco Hunt, Alessio Bernabei, Mr.Rain, Emma Muscat & Astol, l’ospite internazionale Dotan e una sorpresa che sarà annunciata solo il giorno stesso; martedì 28 luglio, invece, spazio a J-Ax, Francesco Renga, Diodato, Raf, The Kolors, Irama, Fred de Palma, Danti, Baby K, Annalisa, Bugo, Cristina D’Avena, Paolo Belli e Beppe Carletti con Yuri Cilloni (Nomadi).
Al Radio Bruno Estate potranno assistere un migliaio di persone per ciascuna serata, acquistando il biglietto in prevendita (10 euro più i diritti del circuito Vivaticket): sono previsti solo posti a sedere distanziati davanti al palco, con il pubblico che dovrà indossare le mascherine e mantenere le distanze interpersonali. Lo spettacolo, in ogni caso, sarà anche trasmesso in diretta su Radio Bruno e in tv sui canali del digitale terrestre 258, 71, 683.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]