Martedì 13 luglio alle 21.30 il grande palco allestito davanti al teatro municipale Valli di Reggio accoglierà in prima assoluta il concerto di Cristina Zavalloni, che presenta per l’occasione “For the living”, l’album (uscito per l’etichetta Encore Music Jazz) nato dall’incontro della cantante e compositrice con il compositore norvegese Jan Bang. Il concerto fa parte della rassegna dell’Estate 2021 voluta dalla Fondazione I Teatri di Reggio per celebrare l’importante momento di ripartenza del settore dopo i duri mesi del lockdown e delle chiusura dei luoghi della cultura.
Un progetto “avventuroso”, quello di Zavalloni e Bang, che è riuscito a vedere la luce nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia di nuovo coronavirus e l’impossibilità di viaggiare tra Italia e Norvegia; anche per questo motivo è solo a partire da questa estate che “For the living” potrà finalmente vivere anche come concerto con il pubblico dal vivo.
Bang, compositore e autore degli arrangiamenti elettronici, e Zavalloni, interprete vocale, compositrice e autrice, sono affiancati da musicisti di riferimento negli ambiti del modern jazz scandinavo e italiano e della musica classica. Alle canzoni originali dei due artisti si alternano quelle di Maurice Ravel e di Charles Ives, in inediti arrangiamenti. Il calore inconfondibile della voce di Cristina Zavalloni e la nitida trama di colori di un ensemble dagli impasti oltremodo insoliti sono avvolti dall’elettronica di Bang e dai suoi fasci iridescenti di raffinatissima hausmusik.
In questa nuova avventura, che la vede impegnata nelle vesti di interprete, compositrice, autrice, direttrice musicale e ora, assieme a Jan Bang, anche produttrice musicale, Cristina Zavalloni è accompagnata sul palco da diversi musicisti: Eiving Aarset (chitarra ed elettronica), Simone Graziano (pianoforte e fender rhodes), Cristiano Arcelli (autore degli arrangiamenti jazz, sax soprano e clarinetto basso), Francesco Ponticelli (contrabbasso) e dal Clara Ensemble, fondato e guidato dalla stessa Zavalloni, composto da Mattia Petrilli (flauto), Massimiliano Canneto e Federica Vignoni (violini), Riccardo Savinelli (viola), Luca Bacelli (violoncello) e Leonora Armellini (pianoforte).
“Attraverso questo progetto – ha raccontato Cristina Zavalloni – credo di essere riuscita a conoscermi meglio, e forse diventerò un filo più indulgente nei confronti di stessa. Ma al contempo è stato un viaggio molto forte, non indolore, che sono contenta di avere fatto, con gioia, ovvero con il piacere di superare una paura, un po’ come quella dei bambini che imparano a nuotare nell’acqua alta e una volta riusciti si sentono più forti”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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