Il raid della notte di Capodanno. Guidetti (Azione): si è superato ogni limite

Claudio Guidetti

“A Reggio la situazione sicurezza ha superato ogni limite della sopportabilità e della decenza. Non si tratta più di percezione. La realtà cittadina del centro storico e di alcune aree di periferia che non vanno dimenticate richiedono un intervento certamente preventivo di livello culturale e sociale, ma anche repressivo e decisamente risoluto. Basta giustificazioni del tipo: sono ragazzini o sono solo due mascalzonate dettate dalla stupidità. Sono fatti delinquenziali innegabili”.

Lo afferma, in una nota, il presidente regionale e segretario provinciale di Azione Claudio Guidetti, facendo anche capire chiaramente come il tema sicurezza possa influire sui possibili accordi politici in vista delle prossime elezioni. “L’assenza di una netta discontinuità amministrativa in questi ambiti e la mancanza di coraggio nell’affermare che tra le tante cose fatte bene, ci sono anche complessità che devono trovare un nuovo tipo di approccio e soluzione con un loro cambiamento e rilancio, costringerebbe Azione Reggio Emilia ad intraprendere un percorso politico e amministrativo autonomo rispetto ad una alleanza di destra, protetta da una maschera civica da non sottovalutare, e di una alleanza di sinistra massimalista con cespugli e simil-partiti privi di quorum alla disperata ricerca di un posto di lavoro in giunta”, aggiunge infatti Guidetti.

“Questa situazione in parti della città mette in discussione anche la libertà dei cittadini di sentirsi tranquilli nel proprio quartiere – si legge ancora nella nota dell’esponete di Azione – Non è accettabile che a Capodanno a poche centinaia di metri mentre il sindaco e altri suoi delegati di Giunta guidavano il conto alla rovescia per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, a poche centinaia di metri un’orda di ragazzini dessero vita ad una vera e propria guerriglia urbana gratuita e violenta facendo esplodere una quantità vergognosa di botti per ore, danneggiando auto, negozi e arredi, frutto di sacrifici, mettendo a rischio anche l’incolumità dei passanti, famiglie con bambini comprese, che cercavano di ripararsi dalla pioggia proprio sotto l’isolato San Rocco. Il tutto mentre a poca distanza, meno di 150 metri, l’aria che si respirava era diversa. L’articolo dei turisti arrivati in stazione da Vicenza e ricevuti con lanci di petardi addosso e urla da gruppi di sbandati, al punto da farli fuggire ad Albinea, dove il clima era più sereno e sotto controllo, è un elemento di vergogna e che dovrebbe indurci ad una riflessione e all’adozione dei provvedimenti preventivi e repressivi necessari. Il Comune non può più scaricare l’intero pacchetto sicurezza a carico dello Stato e deve fare con decisione la sua parte senza se e senza ma. Il negazionismo sulla grave situazione in cui versa il centro storico in generale e più precisamente in alcune parti di esse, per quanto riguarda la sicurezza e vivibilità e di alcune aree della periferia non può trovare accoglimento nell’alveo della futura alleanza di centro sinistra. Il problema esiste, punto e a capo! Non si può dire che tutto è andato bene in questi ultimi anni, perché sarebbe mentire sapendo di farlo. Le criticità che Azione ha rilevato coincidono con quelle segnalate nei questionari che il Pd ha richiesto di compilare ai propri iscritti e le ripetiamo: sicurezza, percepita e subita; immigrazione e integrazione, infrastrutture e mobilità; centro storico e commercio a cui aggiungere il bilancio, la gestione dei project financing e l’esplosione pazzesca del debito comunale. Continuità politica con un rafforzamento riformista, liberale e popolare, nella parziale continuità amministrativa. Di fatto la richiesta di Azione è la discontinuità in questi ambiti con un rilancio deliberativo di visione e di sostanza per il futuro. La sicurezza è una limitazione grave della libertà individuale e il recupero di alcune aree del centro storico e della periferia dovranno essere una priorità nel programma della potenziale alleanza del centro sinistra “riformista e liberale”. L’assenza di una netta discontinuità amministrativa in questi ambiti e la mancanza di coraggio nell’affermare che tra le tante cose fatte bene, ci sono anche complessità che devono trovare un nuovo tipo di approccio e soluzione con un loro cambiamento e rilancio, costringerebbe Azione Reggio Emilia ad intraprendere un percorso politico e amministrativo autonomo rispetto ad una alleanza di destra, protetta da una maschera civica da non sottovalutare, e di una alleanza di sinistra massimalista con cespugli e simil-partiti privi di quorum alla disperata ricerca di un posto di lavoro in Giunta. Nei giorni scorsi, dialogando in libertà con autorevoli amici esponenti del Pd, alcuni di loro sostenevano in prospettiva elettorale la necessità di realizzare un campo largo del centro sinistra, aperto ai 5 Stelle più responsabili, per evitare il temuto ballottaggio con la destra. Noi di Azione lavoriamo “per” il favore di una nostra proposta politica ed amministrativa seria e concreta e mai “contro” qualcuno a prescindere. Oggi a questi amici pongo un quesito molto serio su cui riflettere: senza Azione non credete sarebbe molto peggio, visto che i numeri di una sua corsa solitaria sono conosciuti e facilmente intuibili?”.