Guasto acquedotto Caprara, Iren ribadisce: acqua sempre stata sicura

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In relazione al guasto occorso all’acquedotto di Caprara il 31 luglio scorso, che ha causato uno sporcamento diffuso della rete dovuto a un ingresso di materiale limoso da un pozzo, a seguito delle richieste giunte dalle amministrazioni interessate dal guasto e dopo un confronto con una delegazione di sindaci, Iren ha diffuso oggi una nota in cui precisa che:
•            il personale Ireti è prontamente intervenuto appena ricevuta segnalazione del guasto ed ha avviato immediatamente un fitto programma di attività manutentive sugli impianti principali, accompagnate da successivi lavaggi delle reti, comprese le derivazioni secondarie che si sono concluse nei giorni successivi;
•            i risultati delle analisi sui campionamenti d’acqua hanno mostrato come a partire dai primi prelievi effettuati, ed in tutti quelli a seguire, sia stata esclusa nel modo più assoluto la contaminazione di tipo batteriologico. I 19 punti di rete su cui sono stati effettuati i campioni sono compresi nei comuni e nelle frazioni di Brescello, Boretto, Castelnovo di Sotto, Caprara, Campegine, Lentigione, Poviglio, Praticello, Gattatico, Gualtieri, Sorbolo a Levante. Le analisi straordinarie sono state effettuate nelle seguenti date: 31 luglio, 1 agosto, 2 agosto, 3 agosto, 4 agosto, 7 agosto, 9 agosto, 16 agosto, 17 agosto, 29 agosto, 5 settembre e hanno confermato il progressivo ritorno dei vari parametri analizzati ai livelli registrati prima del guasto.
•            già in data 1 agosto 2023, viste le analisi effettuate da Ireti che escludevano la contaminazione batteriologica, l’ASL ha diramato un comunicato alle Amministrazioni Comunali dove si riteneva che, a seguito delle azioni correttive messe in campo, l’acqua fosse idonea per il consumo umano ed era sconsigliato l’uso per scopi alimentari solo in caso di persistente torbidità.
Ireti sottolinea che eventuali successivi casi di torbidità dell’acqua, registrati negli scorsi giorni non sono collegati al guasto dell’acquedotto di Caprara del 1° agosto ma sono legati a rotture successive di alcune condotte, risolte con specifici interventi di riparazione. Si ribadisce che anche in tali casi, sulla base delle analisi periodiche effettuate, non si sono registrate contaminazioni batteriologiche di alcun tipo. L’acqua pubblica è sicura, certificata e controllata con attenzione da Ireti, congiuntamente con l’ASL.
Per monitorare con maggiore puntualità e attenzione il verificarsi di eventuali episodi di torbidità, dopo il confronto con le Amministrazioni comunali interessate, Ireti sta provvedendo all’installazione di sonde di torbidità sia all’ingresso del serbatoio della centrale di Caprara sia presso i principali campi pozzi delle restanti centrali in provincia di Reggio Emilia. Inoltre Ireti e le Amministrazioni comunali stanno avviando un tavolo di lavoro per definire una nuova procedura di allerta e informazione tempestiva, anche prevedendo il coinvolgimento delle autorità competenti locali, da attivare in casi di emergenza simili a quello registrato nella centrale di Caprara.