Chiusure mirate, lockdown leggeri, e misure restrittive mettono di nuovo al centro l’utilizzo del green pass ‘rafforzato’, ovvero un lasciapassare solo per i vaccinati e per le attività ricreative operanti nelle regioni che cambieranno colore. Austria e Germania, travolte dalla quarta ondata di Covid-19, hanno già introdotto il cosiddetto sistema 2G: geimpft (vaccinati) e genesen (guariti). Ossia il green pass spetta solo a chi è vaccinato o guarito dal Covid e non a chi fa un tampone negativo. Un modo per incentivare le vaccinazioni e introdurre restrizioni – ancora tenui in giallo, ma pesanti in arancione – che non gravino su chi si è sottoposto all’immunizzazione. Resterebbe invariato il mondo del lavoro, con il certificato verde rilasciato a vaccinati, guariti e chi ha un tampone negativo. È la proposta cui cercano di aggregare consenso i governatori che si vedranno e porteranno la loro posizione all’attenzione del Governo alla Conferenza Stato-regioni convocata dal ministro Mariastella Gelmini. Un appoggio alla posizione dei presidenti è arrivato oggi al segretario del Pd Enrico Letta. Palazzo Chigi continua a frenare sull’ipotesi di stretta, forte di dati ancora rassicuranti su terapie intensive e ricoveri ordinari, anche se i contagi hanno superato quota diecimila portandosi ai livelli di maggio. In prima battuta l’esecutivo sembra studiare un provvedimento sull’obbligo della terza dose per sanitari e personale delle Rsa.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]