Forte della larghissima maggioranza incassata il giorno prima nel voto di fiducia al Senato (262 voti a favore, 40 contrari e due astenuti), giovedì 18 febbraio il presidente del consiglio Mario Draghi si è presentato alla Camera per ottenere la fiducia anche nell’altro ramo del Parlamento. Al termine di una giornata trascorsa tra la discussione generale, la replica dello stesso premier e le dichiarazioni di voto finali, anche la Camera ha votato la fiducia all’esecutivo dell’ex numero uno della Bce, che entra dunque ufficialmente in carica: 535 i voti a favore, 56 quelli contrari e cinque gli astenuti.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]