Il secondo giro di consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale ha dissipato gli ultimi dubbi sulla soluzione alla crisi di governo: Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, infatti, hanno raggiunto un accordo politico per proseguire la legislatura con un governo Conte-bis guidato dal premier uscente ma sostenuto da una nuova maggioranza parlamentare, i cui confini saranno definiti con maggior precisione nei prossimi giorni.
A metà pomeriggio di mercoledì 28 agosto è stata la delegazione del Pd, dopo il colloquio con il capo dello Stato, a confermare il via libera a Conte: “Abbiamo riferito al presidente di aver accettato la proposta del Movimento 5 Stelle di indicare, in quanto partito di maggioranza relativa, il nome del presidente del consiglio dei ministri. Questo nome ci è stato indicato dal Movimento 5 Stelle nei giorni scorsi”, ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
“Abbiamo altresì confermato risolutamente l’esigenza ora di costruire un governo di svolta e discontinuità”, ha aggiunto Zingaretti: “Sia chiaro che non c’è alcuna staffetta da proseguire e non c’è alcun testimone da raccogliere, ma semmai una nuova sfida da cominciare”. Il nuovo governo, ha concluso il segretario del Pd, “segnerà l’inizio di una nuova stagione civile, sociale e politica”.
Il nuovo assetto di governo è stato confermato anche un paio di ore più tardi da Luigi Di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle, al termine delle consultazioni al Quirinale con il presidente della Repubblica: “C’è un accordo politico con il Pd per Conte premier. Siamo sempre stati un movimento post-ideologico, abbiamo sempre pensato che non esistano schemi di destra o sinistra ma solo soluzioni. Ci hanno accusato di essere dell’una o dell’altra parte. Questi schemi sono ampiamente superati”.
“Il ruolo di Giuseppe Conte ci fa sentiti garantiti sulle politiche che vogliamo realizzare”, ha proseguito Di Maio. “Si sono alimentate tante polemiche sulla mia persona e mi ha sorpreso che in una fase così delicata qualcuno abbia pensato al sottoscritto piuttosto che al bene del Paese. La Lega mi ha proposto come premier per il Movimento 5 Stelle e mi ha informato di averlo comunicato anche a livello istituzionale. Li ringrazio con sincerità, ma con la stessa sincerità dico che penso al bene di questo Paese e a non me”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!