La squadra mobile della polizia di Reggio Emilia, tra mercoledì e giovedì, ha tratto in arresto 8 giovani di origine nigeriana tra i 21 e i 28 anni.
Tre sono finiti in carcere per una misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Reggio con l’accusa di lesioni, altri quattro in esecuzione di pregressi arresti per spaccio di cocaina ed eroina. Mentre l’ottavo è stato colto in flagranza di reato mentre spacciava.
L’operazione, che ha nome ‘Takeover’, ha preso il via per arginare il traffico di droga nella area della stazione (via Turri, via Vecchi e via Sani). Le indagini, partite dallo spaccio, si sono allacciate a quelle relative a una violentissima aggressione ai danni di tre cittadini nigeriani che trovavano riparo presso i dismessi capannoni delle ex Reggiane.
Il sindaco Luca Vecchi. Chi delinque a Reggio Emilia non sfugge alla giustizia. E il quartiere della stazione centrale, presidiato con efficacia, non fa eccezione.
La riprova l’abbiamo avuta oggi, con l’arresto da parte della Polizia di Stato di otto persone dedite allo spaccio di stupefacenti, identificate e fermate in zona stazione. E’ un risultato brillante, di cui ci congratuliamo, frutto di una attività di indagine e di un monitoraggio puntuale del quartiere e delle aree limitrofe. E’ anche il risultato di una strategia comune in tema di sicurezza, definita dai componenti del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presso la Prefettura, che ha definito uno screening costante dell’area dismessa delle ex Reggiane, con controlli quotidiani, e dell’apporto del sistema di videosorveglianza attivato e potenziato dal Comune d’intesa con le forze dell’ordine. Un sistema che si estende ai diversi quartieri della città. Il risultato di questa azione collettiva è: una città più sicura in cui è veramente straniero solo chi commette reati.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]