Di risorsa idrica, del suo ruolo indispensabile per le nostre comunità e dell’ormai primaria necessità di innovativi interventi in grado di dotare il paese e la nostra regione di infrastrutture adeguate (come laghetti diffusi e sostenibili e invasi di capacità soddisfacente per la raccolta delle acque), capaci di rendere maggiormente resilienti ai cambiamenti del clima i nostri territori così altamente vocati alle produzioni che stanno alla base del Made in Italy, motivo di vanto sui mercati mondiali, è opera che ANBI e i Consorzi di bonifica associati realizzano ogni giorno.
L’inasprimento degli indicatori idro-climatici, l’aumento delle temperature e la progressiva estensione geografica e temporale della siccità ha alzato infatti l’attenzione su un fenomeno che va assolutamente mitigato prima che sia troppo tardi, mettendo a profitto quanto più possibile tutte le opportunità di finanziamento volte a supportare interventi quanto mai necessari, aggiornati alle esigenze del nostro tempo e in tempi rapidi grazie ad un minor carico burocratico. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2023, spostiamo però l’attenzione di ANBI Emilia-Romagna su un tema parallelo che si ricollega direttamente all’operatività quotidiana delle molteplici funzioni degli enti di bonifica; vogliamo evidenziare, al fianco di un partner di eccezione come FAI Emilia-Romagna, la rilevanza della nostra storia, del nostro passato tangibile che si fa concreto in occasione delle Giornate di Primavera FAI 2023.
Nel luglio 2022, FAI Emilia-Romagna e ANBI Emilia-Romagna siglarono il primo accordo di valorizzazione per le cattedrali dell’acqua, attraverso cui i Consorzi regolano le acque di superficie, conservando un paesaggio unico, fatto di canali, manufatti di archeologia industriale e zone umide di grande valore ambientale. E ora, a pochi mesi di distanza, nei ricchi programmi delle Giornate FAI di Primavera 2023, due cattedrali dell’acqua della Bonifica Renana entrano a pieno titolo, tra i beni che il FAI Emilia-Romagna apre a tutti i cultori della bellezza del nostro territorio. “Come siamo soliti fare, senza peccare troppo di presunzione, dobbiamo dire che siamo ancora una volta passati dalle parole ai fatti – ha commentato il presidente di ANBI nazionale e Emilia Romagna Francesco Vincenzi – l’accordo con il FAI alla scoperta delle bellezze dell’ambiente in cui viviamo ha prodotto un primo interessantissimo tour che promuoviamo e al contempo ha aperto la strada ad una mappatura che riguarderà tutti i territori che hanno questa spiccata vocazione architettonica, capaci di ospitare non solo chi è appassionato, ma soprattutto chi sarà curioso di scoprire chi siamo, cosa facciamo oggi e da dove veniamo”.
Il Consorzio di Bonifica Renana ha subito colto questa rilevante opportunità Valentina Borghi, presidente del Consorzio di Bonifica Renana e vicepresidente ANBI Emilia-Romagna, sottolinea che “Quella tra il Fondo per l’Ambiente Italiano ed i Consorzi di Bonifica è una relazione naturale, fondata sulla valorizzazione dei paesaggi creati dal rapporto secolare tra uomini e acqua, risorsa oggi ancora più preziosa. Anche per questo, siamo particolarmente orgogliosi che due perle dell’archeologia industriale dell’Emilia-Romagna, come gli impianti Liberty di Saiarino (ad Argenta – FE) e Bagnetto (a Castello d’Argile – BO), entrambi a pochi chilometri da Bologna, rientrino tra le meraviglie aperte al pubblico il 25 e 26 marzo prossimi”. E’ un’occasione unica per far conoscere a tutti i cittadini come è nato e si è sviluppato nei secoli il sapere idraulico e tecnico che ha permesso la vivibilità e l’evoluzione sociale di gran parte della pianura della nostra Regione. Si tratta di una delle prime puntate di un percorso divulgativo di valorizzazione della storia delle acque emiliano-romagnole che vede protagonisti tutti i Consorzi di Bonifica della nostra Regione, in collaborazione con le delegazioni FAI locali.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]