Mentre il voto è ancora in corso, i primi exit-poll sembrano prefigurare uno spostamento a destro dell’Europa. In Germania, débacle per il governo con il crollo dei socialdemocratici del cancelliere Olaf Scholz e dei Verdi, mentre l’estrema destra di AfD è il secondo partito con il 16,5 (era all’11% nel 2019) dietro alla Cdu, accreditata del 29,5%.
In Austria con il 27% il Partito della Libertà (Fpo) di Harald Vilimsky sarebbe il partito più votato, mentre l’Ovp e l’Spo si contendono il secondo posto: l’Ovp e il suo leader Reinhold Lopatka si sono attestati al 23,5%, seguiti a stretta distanza dall’Spo e il suo candidato Andreas Schieder al 23%. Crollo anche qui dei Verdi con la sua candidata principale Lena Schilling, che passano dal 14,1% dell’ultima tornata al 10,5%, finendo a pari merito con Neos e il loro leader Helmut Brandstätter.
Von der leyen è compagnia l’hanno detto chiaramente, vanno bene anche fascisti ed estremisti, l’importante è che siano per la guerra .