Le dichiarazioni del ministro per la transizione ecologica Cingolani al seminario estivo della Fondazione Symbola sui rischi per l’occupazione nel comparto della Motor Valley emiliana, che secondo il ministro vedrebbero a rischio nei prossimi anni ben 66mila posti di lavoro, ha messo in allarme anche la politica locale.
“È una questione che ci riguarda molto da vicino, considerata la prossima costruzione a Gavassa della fabbrica Silk-Faw per la produzione di auto elettriche di lusso”, ha sottolineato il portavoce reggiano di Fratelli d’Italia Marco Eboli, ricordando che il presidente della multinazionale sino-americana ha recentemente ipotizzato anche la costruzione di un impianto per la produzione di batterie per le auto dell’azienda, magari proprio vicino allo stabilimento produttivo delle vetture.
“Il ministro Cingolani non è un “pierino” inesperto, ma colui che ha il compito nell’attuale governo di realizzare la transizione ecologica ed è massimo esperto mondiale delle tecnologie avanzate”, ha aggiunto Eboli: “Ebbene, proprio lui al convegno ha dichiarato che “si deve ricontrattare con la Commissione Europea il Green Deal perché così com’è non è economicamente sostenibile“. Peccato, dico io, che se non si attuerà il piano europeo, votato da quel governo Draghi in cui Cingolani ha un ruolo strategico, non arriveranno i soldi del Recovery Fund”.
Le preoccupazioni del ministro, ha riassunto l’esponente reggiano di Fratelli d’Italia, “sono per l’occupazione e per il rischio di impossibilità di riconversione, entro il 2030, come deciso dalla Commissione Europea, di marchi storici come Ferrari, Maserati, Ducati e Lamborghini, solo per citare i più importanti. Di fronte a queste dichiarazioni a poco valgono le rassicurazioni dell’assessore allo sviluppo economico della nostra regione Colla, e nemmeno quelle del presidente di Assindustria Reggio Fabio Storchi, che rimanda all’autunno maggiori notizie sul piano industriale di Silk-Faw, nonostante gli siano state manifestate preoccupazioni da parte di importanti aziende reggiane”.
“Appena avuta notizia, mesi fa, del nuovo insediamento industriale e della positiva ricaduta occupazionale avevo espresso apprezzamento, rinviando però a maggiori notizie sul piano industriale il giudizio definitivo”, ha ricordato Eboli: “Alla luce delle dichiarazioni del ministro Cingolani, ritengo che il sindaco Vecchi debba dichiarare cosa ne pensa, non solo di questo ma pure del progetto paventato dal presidente di Silk-Faw Kane di un impianto per la costruzione di batterie per alimentare le auto elettriche, magari da insediare vicino alla fabbrica di Gavassa”.
In quel caso, ha concluso il portavoce reggiano di Fratelli d’Italia, “l’impatto ambientale aumenterebbe e così anche le domande su come smaltire, dopo alcuni anni, le batterie. In Germania ne vengono smaltite solo il 50%, il rimanente diventa rifiuto pericoloso. Con queste novità fondamentali Fratelli d’Italia ritiene che non si possa più attendere oltre per avere (dal sindaco in primo luogo) maggiori informazioni per tutta la città sulla reale portata e sui rischi concreti derivanti dalla costruzione della fabbrica per la produzione di auto elettriche a Gavassa”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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