Cambio alla guida dell’Alleanza delle cooperative italiane dell’Emilia-Romagna, il soggetto di rappresentanza che riunisce Agci, Confcooperative e Legacoop: il nuovo presidente per il prossimo mandato è Francesco Milza, eletto all’unanimità nel corso del comitato esecutivo online di mercoledì 7 aprile, al quale hanno partecipato più di 50 delegati oltre alla vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein (che si è confrontata sulle sfide poste dalla pandemia e sui progetti della cooperazione) e al vicedirettore di Unioncamere Emilia-Romagna Guido Caselli, che ha offerto dati e indicazioni sull’andamento dell’economia regionale e del sistema cooperativo.
Milza, 57 anni, è amministratore delegato della cooperativa di servizi logistici San Martino di Piacenza ed è anche presidente di Confcooperative Emilia-Romagna. Prende il posto di Massimo Mota, presidente di Agci Emilia-Romagna, il quale ha assunto l’incarico di co-presidente insieme a Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, confermando la rotazione annuale alla presidenza dell’ente decisa dalle tre centrali cooperative.
“Il ruolo dell’Alleanza delle cooperative dell’Emilia-Romagna è fondamentale per l’interlocuzione con le istituzioni, di fronte alle quali il sistema cooperativo si presenta unito e più forte”, ha spiegato Milza, che ha anche ringraziato Mota e Monti per il lavoro svolto assieme nell’ultimo difficile anno.
Nel confronto con la Regione Emilia-Romagna, ha sottolineato Milza, “le nostre priorità riguardano la nuova programmazione comunitaria 2021-27 nell’ambito del Next Generation Ue; la partecipazione al tavolo della semplificazione, affinché porti risultati concreti per le imprese; l’attivazione del tavolo sui lavori sociali, per valorizzare le attività delle cooperative sociali e sanitarie, protagoniste di un’importante pezzo di welfare dell’Emilia-Romagna; un’iniziativa legislativa regionale per riconoscere e promuovere le cooperative di comunità, come accaduto in altre Regioni; il sostegno al credito e alle attività di promozione cooperativa e formazione per la riqualificazione dei lavoratori. Sono tutti temi già condivisi nell’ambito del Patto per il lavoro e per il clima, che abbiamo convintamente sottoscritto e che deve trovare applicazione nei territori”.
Milza ha poi evidenziato l’importanza di “definire un accordo regionale con le organizzazioni sindacali per la promozione dei workers buyout, le cooperative di lavoro ricreato formate dai lavoratori che rilevano aziende in difficoltà o senza prospettive di continuità, sulla falsariga di quanto fatto a livello nazionale”. Inoltre, ha aggiunto Milza, “vogliamo rimettere al centro temi fondamentali per la cooperazione come il riconoscimento del lavoro sociale nel settore ambientale, appalti e affidamenti dei servizi pubblici, il riconoscimento dei costi sostenuti dalle cooperative per la pandemia, adeguati ristori per i settori produttivi e dei servizi più colpiti da restrizioni e chiusure”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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