Nell’ottantesimo anniversario della nascita di Luigi Ghirri, tra i maggiori protagonisti della cultura fotografica e visiva del secondo Novecento, sabato 3 giugno 2023, alle ore 17.30, inaugura a Guastalla la nuova mostra “LUIGI GHIRRI i sassi di Pollicino”, curata dall’Archivio Ghirri e dall’assessore alla cultura Gloria Negri con la consulenza scientifica di Franco Farinelli.
L’esposizione, allestita nelle 12 stanze del piano nobile di Palazzo Ducale, sarà visitabile fino al 30 novembre 2023. In mostra, 80 fotografie a colori appartenenti al repertorio “Vintage” (stampate con l’approvazione e il controllo diretto di Luigi), al “Modern” (stampate postume ma con il controllo della moglie Paola) e stampe attuali (eseguite dallo stesso laboratorio che da sempre si occupa del lavoro di Ghirri e controllate dall’Archivio). Fotografie che rappresentano luoghi e spazi del territorio padano.
Nella prima sezione trovano posto immagini di Guastalla, Gualtieri, Boretto, Brescello, Luzzara, Novellara, Pomponesco e altre località della Bassa, a seguire foto della campagna reggiana, modenese, bolognese e mantovana e delle rive del Po. La terza sezione offre un confronto sul rapporto tra interno ed esterno come “richiamo a un certo modo di vivere, culturalmente molto connotato”. Come diceva Luigi Ghirri “in Italia, gli interni delle case, delle chiese, dei cinema e dei negozi, sembrano musei in miniatura pieni di oggetti, una sorta di album locale” Questa sezione è un tuffo nella nostra cultura più profonda e radicata. La mostra si conclude con un’immagine di Paola, sua compagna di vita e di lavoro, e due scatti che ritraggono entrambi, come due padroni di casa che ci accompagnano all’uscita della mostra, lasciandoci l’idea di una ricerca artistica e personale nella quale la condivisione è un arricchimento.
Un percorso che, secondo la lettura di Franco Farinelli, consulente scientifico della mostra, si colloca in quell’area intermedia tra i concetti di luogo e spazio che Ghirri riesce così bene a penetrare. Tra il luogo identificabile, connotato con precisione, noto alla nostra quotidianità e gli orizzonti verso l’infinito della nostra pianura, sta la nostra esperienza umana che li possiede entrambi.
“Ghirri ci sorprende continuamente perché mostra il mondo che vediamo tutti i giorni come se fosse nuovo e antico allo stesso tempo. C’è un ‘adesso’ inequivocabile, ma c’è anche un ‘sempre’ che normalmente non siamo capaci di cogliere e che le sue immagini ci rivelano” commenta l’assessore alla cultura Gloria Negri.
“Finalità della mostra – continua Negri – è lo stimolo alla lettura del territorio attraverso la visione sensibile e complessa proposta dalla ricerca di immagine condotta da Luigi Ghirri. Il percorso tra luoghi, spazi e interni è particolarmente incentrato sul territorio padano, con attenzione ai centri, alla campagna e al Po. L’esposizione si rivolge ad un pubblico di tutte le età e le estrazioni socio culturali, grazie all’immediatezza del linguaggio ghirriano. Un apparato di testi dello stesso fotografo aiuterà l’interpretazione delle opere. La rilevanza culturale del percorso si inserisce in quelle narrazioni della pianura che hanno come referenti Zavattini, Strand e Celati. Il disvelamento di luoghi e spazi propone un altissimo livello di riflessione sugli aspetti ambientali che si modificano sotto i nostri occhi”.
Alla inaugurazione di sabato 3 giugno interverranno:
CAMILLA VERONA Sindaco di Guastalla
GLORIA NEGRI Assessore alla Cultura
FRANCO FARNELLI
ADELE GHIRRI
ILARIA GHIRRI
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]