Fornovo. Nell’ostello parrocchiale, ruba e pesta un pellegrino che perde un occhio

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La Procura della Repubblica presso il tribunale di Parma, concordando pienamente con le risultanze investigative prodotte dai militari della stazione carabinieri di Fornovo Taro, supportati dal comando compagnia di Salsomaggiore Terme, ha chiesto e ottenuto dal giudice delle indagini preliminari una misura cautelare a carico di Davide Puntillo, 18 anni, gravemente indiziato dei delitti di rapina e lesioni.

L’episodio risale al 12 luglio scorso, quando, presso l’ostello parrocchiale nel centro di Fornovo, che ospita i pellegrini che percorrono la via Francigena, un anziano pellegrino era stato aggredito brutalmente riportando gravi lesioni.

I fatti erano avvenuti di prima mattina, quando l’odierno l’autore del grave episodio, dopo aver forzato una porta, aveva fatto irruzione nell’ostello per rubare alcuni generi alimentari nel bar.
In questo frangente il 18enne si era imbattuto casualmente nell’anziano che, inconsapevole, stava uscendo dalla struttura per fare una passeggiata ed, evidentemente temendo che potesse dare l’allarme, lo aveva colpito più volte con violenza alla testa con un corpo contundente, quindi si era dato alla fuga.

L’anziano era stato soccorso da un altro ospite, richiamato dal trambusto e dalle urla, provvedendo a dare l’allarme e ad avvisare sanitari e forze dell’ordine. A causa dei colpi ricevuti, il pellegrino purtroppo ha perso l’uso di un occhio.

Sul posto giungevano immediatamente i carabinieri di Fornovo che iniziavano una serrata e articolata attività d’indagine, partendo dalle testimonianze dei presenti e proseguendo con la ricerca di elementi utili all’identificazione del responsabile.
Fondamentali sono state le informazioni testimoniali raccolte sulla scena, che sono state puntualmente riscontrate e corroborate da ulteriori elementi oggettivi a riscontro, come ad esempio le dichiarazioni di amici del colpevole (che con loro si era confidato), ed il rinvenimento di parte della refurtiva – generi alimentari – trovata nell’abitazione dell’indagato, tali da rendere il quadro accusatorio solido e gli elementi indiziari gravi, precisi e concordanti.
All’esito degli accertamenti, a richiesta della Procura, il gip di Parma ha emesso una misura cautelare personale, in esecuzione della quale i carabinieri hanno rintracciato l’indagato e dopo averlo dichiarato in stato di arresto lo hanno condotto presso il carcere di Parma.
Ovviamente, nel rispetto del principio della presunzione di innocenza, l’indagato in questione avrà modo di esporre al gip le proprie posizioni a fronte delle accuse che gli sono state mosse.



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