Fondino. Sindaci a vita

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Premierato e terzo mandato per sindaci e governatori di regione configurano un modello di riassetto istituzionale gravido di conseguenze pericolose per lo stato della democrazia italiana. La trasformazione del paese in una sorta di repubblica presidenziale svilirebbe il ruolo del Quirinale e ridurrebbe il Parlamento, le cui funzioni sono già gravemente compromesse nella società contemporanea, a sovrastruttura tanto elefantiaca quanto ininfluente, oltre che estromesso dalle sovrane peculiarità stabilite in Costituzione.

Il terzo mandato per sindaci e compagnia, poi, finirebbe invariabilmente per creare sedimenti di potere individuale o di clan o di nuclei di comando destinati a fomentare forme di corruzione e di dequalificazione del confronto democratico in sede territoriale. Sindaci e governatori a vita sono quanto di peggio proporre a una società già sfiduciata verso la politica nelle sue funzioni fondamentali. Allontanare ulteriormente i cittadini alimentando sacche di feudi inattaccabili e incontenibili sarebbe fatale. Le forze autenticamente democratiche non esitino a respingere vacui modelli di presunto efficientismo e si occupino piuttosto di riportare la qualità della politica al suo senso originale di buona organizzazione della convivenza civile.