La deputata emiliana di Forza Italia Benedetta Fiorini, segretario della commissione Attività produttive della Camera, è tornata a scagliarsi contro la plastic tax di 45 centesimi al chilogrammo sui prodotti di plastica monouso che il governo Conte ha inserito nell’ultima legge di bilancio e che entrerà in vigore dal luglio del 2020, chiedendo di abolirla completamente.
La tassa, secondo la parlamentare azzurra, “colpisce un settore avanzato del sistema produttivo nazionale”. L’Italia, infatti, è il secondo paese dell’Unione Europea nella produzione delle plastiche trasformate, con oltre 2.000 imprese di settore e 50.000 lavoratori complessivi: “Sono considerazioni che dovrebbero far capire al governo che non basta rimodulare la tassa che ha introdotto, ma che bisogna eliminarla del tutto”.
In particolare, ha aggiunto la deputata Fiorini, “in Emilia-Romagna l’impatto economico sarà più amplificato che altrove per la fortissima concentrazione dei costruttori di macchinari per il confezionamento e l’imballaggio. Nella packaging valley emiliana operano quasi due aziende su tre di questo specifico comparto produttivo nazionale e garantiscono in regione quasi 20mila posti di lavoro e 5 miliardi di euro di fatturato l’anno”.
Numeri che, se sommati agli oltre 16mila addetti delle circa 230 imprese di trasformazione della plastica emiliane, secondo la Fiorini “danno la misura della rilevanza che riveste la filiera della plastica, in modo diretto o indiretto, in regione. Perciò diciamo a Bonaccini e al ministro Gualtieri che non ci accontenteremo di una loro rimodulazione della plastic tax, che non servirebbe a nulla, ma ne chiediamo la totale cancellazione”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]