Tre rinvii a giudizio e una condanna a sei mesi (con pena sospesa) in abbreviato nell’inchiesta sulle presunte firme false che hanno permesso la candidatura del M5s alle elezioni regionali del 2014 . E’ l’esito dell’udienza, davanti al gup del Tribunale di Bologna, Franco Raffa, per i quattro coinvolti nell’inchiesta sulla raccolta firme a sostegno della lista del Movimento 5 Stelle. A processo andranno il vicepresidente del consiglio comunale, Marco Piazza, autosospesosi dal Movimento, il dipendente comunale Stefano Negroni (suo collaboratore e braccio destro) e l’ex attivista pentastellata Giuseppina Maracino. Un’altra ex attivista, Tania Fiorini, che aveva optato per il rito abbreviato è stata condannata invece a sei mesi. Tutti e quattro sono accusati di violazione della legge elettorale. Il processo comincerà il 17 febbraio del 2020. Del caso si occupa il pm MIchela Guidi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]