Martedì 30 novembre presso la sede provinciale di Confcommercio – Imprese per l’Italia di Reggio è stata sottoscritta un’intesa che ha inaugurato la collaborazione tra la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) di Confcommercio e la neonata associazione Cuochi Città del Tricolore, che hanno voluto unire le proprie forze con l’obiettivo di supportare i pubblici esercizi del territorio e i professionisti della ristorazione nella diffusione della cultura enogastronomica locale e nello sviluppo delle imprese e degli addetti del settore, con un occhio di riguardo anche al tema della formazione professionale (in particolare nelle scuole alberghiere).
La lettera di intenti è stata firmata dal presidente di Confcommercio Reggio Davide Massarini e dal presidente dell’associazione Cuochi Città del Tricolore Simone Magnanini, alla presenza dell’assessora a commercio, attività produttive e valorizzazione del centro storico del Comune di Reggio Mariafrancesca Sidoli e del presidente nazionale della Federazione italiana cuochi Rocco Cristiano Pozzulo; erano presenti anche Andrea Incerti Vezzani, titolare e chef del ristorante Ca’ Matilde, e Andrea Libero Gherpelli, titolare di Agricoltori Custodi – Casa Vecchia Società Agricola.
Con questo accordo i due soggetti firmatari – Confcommercio-Fipe e l’associazione Cuochi Città del Tricolore – si sono impegnati a collaborare per attirare sempre maggiore attenzione sulla cultura enogastronomica reggiana, al fine di aumentare sensibilità e conoscenza delle eccellenze locali e creare in ambito scolastico figure professionali adeguate al mondo del lavoro dei pubblici esercizi e delle professioni legate alla galassia della ristorazione, contesto strettamente legato anche allo sviluppo turistico del territorio emiliano.
“Si tratta certamente – ha spiegato Massarini – di una partnership per le imprese e per i professionisti, ma ancor più per la collettività reggiana, perché enogastronomia, arte, cultura e territorio oggi rappresentano degli ingredienti per una ricetta esclusiva chiamata Reggio Emilia. Bisogna far crescere nel mondo della ristorazione l’attenzione verso le radici reggiane; siamo in una food valley che va presidiata, dobbiamo custodire il nostro territorio e le nostre caratteristiche peculiari”.
Da parte sua Confcommercio concentrerà il proprio impegno per quanto riguarda gli aspetti di rappresentanza degli interessi collettivi legittimi, informativi e formativi necessari per gli imprenditori titolari di pubblici esercizi, mettendosi a disposizione degli chef dell’associazione Cuochi Città del Tricolore per progetti e incontri con le scuole di settore e con l’università di Modena e Reggio.
L’associazione, ricostituita la scorsa primavera per iniziativa di alcuni chef della provincia reggiana, che hanno deciso di dare vita a questo sodalizio per restituire al territorio un punto di riferimento che fosse capace di essere occasione di aggregazione, confronto e formazione, riunisce professionisti e imprese di alto profilo dell’articolato mondo della ristorazione: ha tra i suoi obiettivi la formazione specifica e l’incontro tra produttori e addetti ai lavori (sia per quanto riguarda le materie prime che per quanto riguarda gli strumenti di lavoro), potendo mettere a disposizione delle scuole e dell’università l’esperienza e la competenza dei suoi associati.
“Dopo alcuni anni di assenza dalla nostra provincia – ha sottolineato Magnanini – l’associazione si è ricostituita: vuole essere un punto di incontro tra i professionisti, i locali, i prodotti e le aziende, per la promozione del nostro territorio a 360 gradi. Negli ultimi due anni abbiamo dovuto vivere il Covid-19 e il lockdown, ma credo che questo ci abbia dato la possibilità di riscoprire i prodotti del nostro territorio; abbiamo preso spunto da questa situazione per riunirci e creare qualcosa che potesse valorizzare tutta la nostra provincia, dal Po al monte Cusna, per far conoscere e portare anche al di fuori della nostra realtà provinciale delle eccellenze che sono invidiate in tutto il mondo. Senza dimenticare la formazione e la collaborazione con le scuole alberghiere: i giovani sono le risorse del domani, dobbiamo investire su di loro”.
Durante la conferenza stampa l’associazione ha anche presentato il proprio logo (un cappello da chef stilizzato attraversato dal tricolore) e le nuove divise, indossate dagli chef presenti. Al termine, poi, l’associazione ha offerto un rinfresco-brunch a base di ingredienti (come i grani antichi di Gherpelli) e prodotti di qualità del territorio emiliano, per dare subito un assaggio concreto della capacità e della cura – anche estetica – nelle lavorazioni che contraddistingue i cuochi professionisti associati.
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opperò, persona di larghe vedute...
Col susseguirsi di queste Giunte Comunali colme di inetti, l'Esercito ci vorrebbe anche in Sala Tricolore, non solo in Stazione Storica.
Ormai bisogna prendere atto che i cristiani, almeno quelli che si dicono tali, non difendono la loro fede. Mi piace citare una splendida poesia di […]