“Bisogna adottare misure di sostegno al settore fieristico nazionale e prevedere che il credito d’imposta sia utilizzabile per il ristoro delle spese sostenute per la partecipazione a fiere e manifestazioni che sono state revocate in forza dell’emergenza coronavirus. L’accoglimento da parte del Governo di questo mio ordine del giorno è certamente una notizia positiva per tutto il settore fieristico italiano”.
Lo afferma la deputata Benedetta Fiorini, segretario della Commissione Attività produttive della Camera e responsabile dipartimento eccellenze italiane di Forza Italia.
“La crisi generata dal Covid-19 – aggiunge Fiorini – ha colpito con forza inaspettata il settore fieristico. Al momento sono 138 le manifestazioni fieristiche italiane posticipate, pensiamo ad esempio al Vinitaly di Verona, al Salone del Mobile di Milano, al Mercanteinfiera di Parma e tante altre, alcune posticipate direttamente al 2021. Di queste fiere, 63 sono a carattere internazionale e 75 nazionale. 30 sono quelle annullate. Complessivamente sono 168, concentrate principalmente in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, cioè nelle regioni maggiormente colpite dal virus; ad aggravare lo scenario vi è il fatto che febbraio, marzo e aprile sono mesi di alta stagione per il settore con una elevata concentrazione di eventi. Le imprese espositrici hanno pertanto sostenuto dei costi logistici e di installazione che non hanno avuto esito. E’ necessario quindi sostenere sia il settore fieristico, leva economica del Paese che ogni anno genera affari per 60 miliardi di euro, sia le imprese che hanno impegnato risorse per partecipare ad eventi che non si sono potuti tenere, attraverso misure che vanno dal rimborso delle spese sostenute e dei mancati ricavi per gli eventi annullati e posticipati, alla proroga delle prossime scadenze fiscali ed alla deroga ai limiti di compensazione” – conclude Fiorini.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]