Nel giorno in cui il ministro della Salute Giulia Grillo annuncia di essere in dolce attesa, contiamo sulla sua maggiore sensibilità perchè valuti concretamente la riapertura dei punti nascita di Pavullo nel Frignano (Mo), Castelnovo ne’ Monti (Re) e Borgo Val di Taro (Pr) e degli altri situati in zone oro-geografiche difficili, rivedendo nello stesso tempo anche l’intera normativa dell’Accordo Stato-Regioni del 2010, sempre nel rispetto della sicurezza della mamma, del figlio e del personale sanitario.
La chiusura di questi punti nascita ha determinato un grave disservizio per le comunità montane ed in particolare alle partorienti del territorio che devono affrontare spostamenti di decine di chilometri percorrendo anche zone non servite da una rete stradale sicura, prima di poter giungere a un punto che garantisca loro adeguata assistenza e pertanto l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza. Questa difficoltà è comune a molti regioni che hanno dovuto subire per gli stessi motivi una riduzione dei punti nascita. In base a una serie di parametri, sono state previste eccezioni alla chiusura a fronte di precise compensazioni come per esempio un servizio di elisoccorso operativo h.24.
La Regione E-R ha chiesto una deroga ma non ha fatto rilevare le difficoltà legate alle condizioni oro-geografiche. Perché? Il ministro della salute risponda alla mia interrogazione già presentata alla Camera!
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Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,