“Nell’incontro tenutosi al Mimit con la partecipazione del Ministro Urso, purtroppo si confermano tutte le preoccupazioni che come Fiom-Cgil continuiamo a denunciare sulla situazione degli stabilimenti Stellantis in Italia.
Non sono emersi elementi di garanzia sul futuro dello storico sito produttivo di via Ciro Menotti di Modena dove fino a pochi mesi venivano prodotti i modelli Maserati. Altresì riteniamo grave quanto sta accadendo presso l’Innovation Lab Maserati di Modena, dove con la motivazione di una razionalizzazzione degli spazi, di fatto, si ridimensiona sia in termini di organico che di strutture, un importante sito di ricerca e sviluppo, fondamentale per il rilancio di un prestigioso marchio italiano che già vive un pesantissima crisi che per i lavoratori si traduce in un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali.
Ammortizzatori sociali che non risparmiano nemmeno i lavoratori della VM di Cento stante un piano quinquennale che non conosciamo e di cui apprendiamo l’estistenza soltanto oggi. Ancora non è chiaro il futuro dello stabilimento di Cento, anche se Stellantis ha riconfermato la volontà di valutare eventuali interessamenti o partnership che ad oggi però non si stanno realizzando.
La mancanza di un piano industriale di ampio respiro, dei necessari investimenti, unitamente ad una ormai chiara a tutti strategia aziendale di Stellantis volta al massimo profitto, stanno sempre più portando allo smantellamento di un intero settore strategico per il nostro Paese.
Anche per queste ragioni rinnoviamo la richiesta alla Presidente del Consiglio di convocare l’ad Carlos Tavares per avere risposte certe sulla produzione, sulla ricerca e sviluppo e sull’occupazione”.
Lo dichiara in una nota Maurizio Oreggia, coordinatore automotive per la Fiom-Cgil nazionale.
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