Giovedì 11 luglio alle 21.30 nella splendida cornice del castello di Casalgrande Alto, a Casalgrande, quarto appuntamento in terra reggiana per il Festival Mundus con il concerto “Ayaguna”, con il cubano Omar Sosa al pianoforte e il venezuelano Gustavo Ovalles alle percussioni.
L’evento (biglietto d’ingresso 8 euro), realizzato in collaborazione con il Casalgrande Jazz Festival, rientra nell’ambito della ventiquattresima edizione del festival musicale organizzato da Ater – Associazione Teatrale Emilia-Romagna (in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con i Comuni partecipanti) e in programma fino al 15 agosto tra Carpi, Casalgrande, Correggio, Modena, Reggio e Scandiano.
Il suono e lo stile unico di Omar Sosa si sposano perfettamente con le percussioni multicolori e multiformi (tamburi Bata, congas, bongos, quitiplas, maracas, guiro, piatti e altro) del percussionista venezuelano Gustavo Ovalles. Il sodalizio artistico tra i due nasce nel 1999 ed è alla base anche dell’album “Ayaguna”, uscito nel 2003 e registrato nel corso del concerto tenuto il 25 luglio del 2002 al Motion Blue di Yokohama (uno dei club giapponesi aderenti al prestigioso circuito internazionale Blue Note).
Il titolo del disco si ispira direttamente a una pratica religiosa della cultura Yoruba dell’Africa occidentale, conosciuta a Cuba come “Santeria”.
Il compositore e pianista cubano Omar Sosa, classe 1965, nominato sette volte ai Grammy, è uno dei jazzisti più versatili e completi della sua generazione. È stato capace di fondere mirabilmente un’estesa gamma di elementi jazz, di world music e di elettronica con le sue radici afrocubane, riuscendo a creare una sonorità fresca e originale, dal forte sapore latino, ma lasciando sempre grande spazio all’improvvisazione. La sua carriera incarna la mentalità aperta di un artista giramondo (ha vissuto nel nord e nel sud America, a Cuba e in Spagna) e visionario, che ha lavorato incessantemente per cercare di costruire una visione musicale coerente e personale, davvero cosmopolita.
Il maestro percussionista afrovenezuelano Gustavo Ovalles, invece, è nato a Caracas nel 1967. Come artista e professore ha viaggiato in tutto il mondo con i suoi strumenti tradizionali che includono maracas, culoepuya, quitiplas e bata drums. Con il pioneristico progetto di Omar Sosa “Roots Trilogy”, Ovalles ha calcato diversi importanti palchi in Europa, Giappone e Stati Uniti. Ha inoltre partecipato all’album di Sosa “Sentir”, nominato ai Grammy.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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